Fare una frittata con 4 uova, sale, pepe, prezzemolo in una padella (sottile e larga) di almeno 26 cm di diametro.
Quando è pronta, lasciarla raffreddare.
Nel frattempo mescolare una scatoletta di tonno (sgocciolare l'olio in eccesso) alla amaionese, il tonno deve sbriciolarsi del tutto...se piace si può aggiungere un pizzio di paprica.
Spalmare la farcia sulla frittata, arrotolarla stretta stretta su se stessa e avvolgerla nell'alluminio, dopodiché metterla in frigo.
Affettarla a rondelle prima di servire.
sabato 31 gennaio 2009
Muffin pizza
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Ingredienti per 6-8 Muffin:
200 gr di farina,
acqua q.b. per impastare,
1/3 di lievito di birra,
1 cucchiaino di sale,
cucchiaino di zucchero,
Olio,
Origano,
Sale,
4 pomodorini,
4 Fette di prosciutto cotto,
1 Mozzarella
Procedimento: Mettere in una ciotolina acqua tiepida, zucchero e lievito e far riposare 5 minuti, dopodichè mescolare con un cucchiaino. . A parte mischiare farina e sale. Aggiungere il composto di lievito fino ad ottenere un composto elastico. Fare una palla, inciderla con un taglio a croce e far lievitare per 1 ora circa. Nel frattempo tagliare i pomodorini, cubettare la mozzarella e lasciarla sgocciolare dal liquido, tagliuzzare il prosciutto. Riprendere limpasto e lavorarlo ancora un po. Dividerlo in 6-8 palline. Schiacciare con le mani ogni pallina, mettere al centro mozzarella e prosciutto cotto, e pomodorini e richiuderla sigillandola bene. Mettere le palline nei pirottini, mettere sopra mezzo pomodorino schiacciato, origano, poco sale e olio (far scivolare un p nel pirottino perchè altrimenti quando i muffin saranno cotti si attaccheranno) e far lievitare ancora per 20 minuti. Infornare per 20 minuti a 200 e servire tiepidi.
Crostata di pancarrè

Prendete delle fette di pan carrè e tagliate le crosticine attorno ed adagiatele in una teglia rettangolare ricoperta di carta forno inumidita e strizzata. Mi raccomando, mettetele fitte fitte e se è il caso tagliate il pancarrè in fettine piccole per non lasciare "buchi"
Adagiate sul pancarrè delle fettine sottili di pomodoro, salate, mettete qua è là delle foglioline di basilico a pezzetti, aggiungete un po' di pepe e origano.
Quindi tagliate delle sottilette a striscioline (io uso quelle all'Emmental) o come più vi piace.
Rimette un altro strato di pan carrè come prima e ricominciate con il pomodoro a fettine, sale, pepe, ecc
Intanto sbattete uno o due uova con del latte o della panna se non avete problemi di dieta (io faccio ad occhio, dipende naturalmente dalla grandezza della teglia) e aggiungete sale, pepe.
con un cucchiaio mette mettete il liquido ottenuto (se mettete la panna viene più denso) sul pancarrè insistendo ai bordi e sugli angoli, ma anche al centro. Durante la cottura penetrerà nel pancarrè ammorbidendolo al punto giusto. Non mettete troppe uova o latte, non deve venire molle, ma croccante appena.
Mettetelo in forno a 180 fin quando non lo vedete bello dorato
Mangiatelo a temperatura ambiente, caldo non è buono.
Torta sbrisolona alla crema
Questa torta era buona, il problema è che non riesco a ritrovare la ricetta!!!
Sono questi gli inconvenienti degli appunti su fogli volanti.
Vedremo, per ora dovrete accontentarvi delle foto!
Minestra di carote
Ingredienti:
10 carote medie
1 dado vegetale
acqua q.b.
sale
pepe
olio evo
Ho tagliato le carote a pezzi e messe a bollire coperte con un dado e l'acqua circa 2+1/2 - 3 bicchieri intanto...
Dopo circa 20/25 min. ho passato tutto al minipimer
Ho aggiunto dell'acqua calda per ottenere la densità che volevo ed ho aggiustato di sale e pepe...
2 versioni:con il riso o solo passata
P.S. La ricetta è di Moofushi, che l'ha assaggiata per la prima volta alle Maldive
(loro mettono anche lo zenzero fresco).
Prima o poi la farò e aggiungerò la foto.
Ricetta semplice e veloce!
10 carote medie
1 dado vegetale
acqua q.b.
sale
pepe
olio evo
Ho tagliato le carote a pezzi e messe a bollire coperte con un dado e l'acqua circa 2+1/2 - 3 bicchieri intanto...
Dopo circa 20/25 min. ho passato tutto al minipimer
Ho aggiunto dell'acqua calda per ottenere la densità che volevo ed ho aggiustato di sale e pepe...
2 versioni:con il riso o solo passata
P.S. La ricetta è di Moofushi, che l'ha assaggiata per la prima volta alle Maldive
(loro mettono anche lo zenzero fresco).
Prima o poi la farò e aggiungerò la foto.
Ricetta semplice e veloce!
Minestra bianca

INGREDIENTI
300 g. di piselli in scatola
3 patate
1 cipolla medio grande
50 g. di burro
5-6 foglie di basilico
3 cucchiai di latte
un litro e mezzo di brodo vegetale
2 cucchiai di olio
parmigiano grattugiato
pasta corta q.b.
UPS dimenticavo l'ingrediente principale: l'amore!
Pelate le patate e la cipolla;mettete in un tegame l'olio e il burro, fate dorare la cipolla tagliata finemente, unite le patate tagliate a tocchetti non troppo piccoli (formato patate al forno), i piselli e fate insaporire per qualche minuto.
Versatevi i tre cucchiai di latte e dopo aver mescolato, aggiungete il brodo e portate a bollore a fuoco medio.
Lasciate cuocere per 20 minuti coperto.
Infine mettete la pasta e portatela a cottura.
Spegnete il fuoco e aggiungete il basilico tritato finemente e un paio di cucchiaiate di parmigiano grattugiato.
P.S. Buona questa minestra, la ricetta è di nightfairy, gliela preparava il nonno.
venerdì 30 gennaio 2009
U fraguni
martedì 27 gennaio 2009
domenica 25 gennaio 2009
Gita fuori porta a Portorose e Pirano
Anni fà, siamo andati a Portorose e dopo aver fatto un giro veloce sul lungomare...
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nella via principale a guardare i negozi e i vari ristoranti...
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abbiamo deciso di puntare...
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nooooooo, non al casinò, ma di puntare la rotta verso Pirano.
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Abbiamo parcheggiato lontano e abbiamo camminato tanto, tanto, tanto per arrivare in centro (meno male che avevamo il passeggino) ma ne è valsa la pena, è davvero un bel posto.
Abbiamo mangiato del buonissimo pesce...
e per concludere in dolcezza un buon gelato.
Abbiamo passato una bella giornata!!!
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nella via principale a guardare i negozi e i vari ristoranti...
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abbiamo deciso di puntare...
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nooooooo, non al casinò, ma di puntare la rotta verso Pirano.
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Abbiamo parcheggiato lontano e abbiamo camminato tanto, tanto, tanto per arrivare in centro (meno male che avevamo il passeggino) ma ne è valsa la pena, è davvero un bel posto.
Abbiamo mangiato del buonissimo pesce...
e per concludere in dolcezza un buon gelato.
Abbiamo passato una bella giornata!!!
Qualche giorno fà, abbiamo mangiato la pizza, ma "pizza veloce"

"Pizza veloce", perchè è fatta con la farina a lievitazione istantanea, tempo fà ho fatto anche la pizza con il procedimento lento, ma tanto lento, e visto i nostri tempi, per ora optiamo per questa (meglio di quelle surgelate).
Più che i nostri tempi sarebbe da dire i nostri non tempi, nel senso che non abbiamo tempo, o se ce l'abbiamo lo occupiamo con i nostri bimbi, i loro tempi prevalgono sui nostri!!!
A volte mi metto a fare qualcosa e sul più bello, la piccolina reclama...!
Idee menù ne abbiamo, ma di solito restano appunto delle idee.
Un giorno probabilmente, le metteremo in pratica, ma adesso, facciamo quello che possiamo...e non è male...!
Ecco altre foto delle nostre immancabili pizze!
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all'ometto di casa pizza a piacimento, senza mozzarella e origano altrimenti me li fà togliere :-(

P.S. La ricetta la trovate nelle "torte salate".
6 mesi, come passa il tempo!!!

La piccolina il 18 ha compiuto 6 mesi.
Il tempo passa davvero veloce.
Per festeggiare, le ho fatto i biscottini "ventaglietti" e i muffins, ma però non sono venuti molto bene!
Forse perchè è un periodo bruttino, stiamo tutti non molto bene, sintomi influenzali compresi, e anche oggi che sto scrivendo, la situazione non è migliorata di molto.
Non vedo l'ora che arrivi la bella stagione, perchè con questo tempo ci sentiamo un pò tutti giù.
Guardi fuori dalla finestra e vedi il cielo coperto, grigio, se non addirittura pioggia, così và a finire, che ci "ingrigiamo" anche noi!
Non ci rimane che aspettare!
P.S. Le ricette dei ventaglietti (questi li ho glassati con il cioccolato e aggiunto
le codette di cioccolato) e dei muffins le trovate nella sezione dolci.
Patate al forno con mozzarella
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Semplici e sopratutto buone!!!!!!
Lavare le patate e tagliarle a metà.
Ungere una teglia da forno e adagiarvi le patate, salarle e aggiungere qualche fiocchetto di burro.
Mettere in forno a 180/200°.
Quando sono pronte, aggiungere la mozzarella e rimetterle in forno in modo che la mozzarella si sciolga.
A noi sono piaciute molto, ma mi ha fatto piacere, che sono piaciute a Francesco.
Sicuramente da rifare!
martedì 20 gennaio 2009
Di rado pensiamo a ciò che abbiamo...

Di rado pensiamo a ciò che abbiamo,
ma di continuo a ciò che ci manca!
Forse qualcuno riesce ad affermare il contrario?
Penso di no!
Tutti, almeno per una volta (mi sa che le volte sono molte ma molte di più) abbiamo pensato a ciò che ci manca e continueremo a farlo (mi sà che è nella natura dell'uomo).
Dovremmo pensare un pò di più a quello che abbiamo, apprezzarlo ed esserne felici, poi se un giorno avremo (ciò che pensiamo ci manca) chi lo sà, mai dire mai, e mai arrenderci nel volerlo raggiungere.
Un giorno ritornando a casa ho visto un uomo e una donna su una sedia a rotelle e mi è venuta una tristezza...!
E' vero, che ci sono persone che "stanno meglio", ma anche persone che "stanno peggio".
Ho pensato che devo sentirmi felice (anche se non tutto và come deve o meglio come vorrei che vada), e grata per quello che ho, ci sono cose che non si possono comprare.
Non ci si deve piangere addosso e se a volte succede, dobbiamo asciugarci le lacrime e continuare.
Mia mamma per me è stata un esempio! Mamma ti voglio e ti vorrò sempre bene! Mi manchi e mi mancherai!
martedì 13 gennaio 2009
I figli - Khalil Gibran

E una donna che reggeva un bimbo al seno disse, Parlaci dei Figli.
E lui disse:I vostri figli non sono figli vostri.
Sono i figli e le figlie della brama che la Vita ha di se stessa.
Essi vengono attraverso voi ma non da voi,
e sebbene siano con voi non vi appartengono.
Potete donare loro il vostro amore ma non i vostri pensieri.
Poiché hanno pensieri loro propri.
Potete dare rifugio ai loro corpi ma non alle loro anime,
giacchè le loro anime albergano nella casa di domani,
che voi non potete visitare neppure in sogno.
Potete tentare d’esser come loro,
ma non di renderli come voi siete.
Giacchè la vita non indietreggia nè s’attarda sul passato.
VOI SIETE GLI ARCHI DAI QUALI I VOSTRI FIGLI,
VIVENTI FRECCE, SONO SCOCCATI INNANZI.
L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell’infinito,
e vi tende con la sua potenza affinchè le sue frecce possano
andare veloci e lontano.
Sia gioioso il vostro tendervi nella mano dell’Arciere;
poiché se ama il dardo sfrecciante,
così ama l’arco che saldo rimane.
sabato 10 gennaio 2009
Le cose che ho imparato nella vita di Paulo Coelho

Ecco alcune delle cose che ho imparato nella vita:
Che non importa quanto sia buona una persona, ogni tanto ti ferirà.
E per questo, bisognerà che tu la perdoni.
Che ci vogliono anni per costruire la fiducia e solo pochi secondi per distruggerla.
Che non dobbiamo cambiare amici, se comprendiamo che gli amici cambiano.
Che le circostanze e l'ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo responsabili di noi stessi.
Che, o sarai tu a controllare i tuoi atti, o essi controlleranno te.
Ho imparato che gli eroi sono persone che hanno fatto ciò che era necessario fare, affrontandone le conseguenze.
Che la pazienza richiede molta pratica.
Che ci sono persone che ci amano, ma che semplicemente non sanno come dimostrarlo.
Che a volte, la persona che tu pensi ti sferrerà il colpo mortale quando cadrai, è invece una di quelle poche che ti aiuteranno a rialzarti.
Che solo perché qualcuno non ti ama come tu vorresti, non significa che non ti ami con tutto se stesso.
Che non si deve mai dire a un bambino che i sogni sono sciocchezze:
sarebbe una tragedia se lo credesse.
Che non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno.
Nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso.
Che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è spezzato; il mondo non si ferma, aspettando che tu lo ripari.
Forse Dio vuole che incontriamo un po' di gente sbagliata prima di incontrare quella giusta, così quando finalmente la incontriamo, sapremo come essere riconoscenti per quel regalo.
Quando la porta della felicità si chiude, un'altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo a quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi.
La miglior specie d'amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti come se fosse stata la miglior conversazione mai avuta.
È vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è anche vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi.
Ci vuole solo un minuto per offendere qualcuno, un'ora per piacergli, e un giorno per amarlo, ma ci vuole una vita per dimenticarlo.
Non cercare le apparenze, possono ingannare.
Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi.
Cerca qualcuno che ti faccia sorridere perché ci vuole solo un sorriso per far sembrare brillante una giornataccia.
Trova quello che fa sorridere il tuo cuore.
Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero!
Sogna ciò che ti va; vai dove vuoi; sii ciò che vuoi essere, perché hai solo una vita e una possibilità di fare le cose che vuoi fare.
Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice.
Mettiti sempre nei panni degli altri.
Se ti senti stretto, probabilmente anche loro si sentono così.
Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino.
La felicità è ingannevole per quelli che piangono, quelli che fanno male, quelli che hanno provato, solo così possono apprezzare l'importanza delle persone che hanno toccato le loro vite.
L'amore comincia con un sorriso,
cresce con un bacio e finisce con un the.
Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato,non puoi andare bene nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e tuoi dolori.
Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano.
Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l'unico a sorridere e ognuno intorno a te a piangere.
Il valore del tempo

Per scoprire il valore di un anno, chiedilo a uno
studente che e' stato bocciato all'esame finale.
Per scoprire il valore di un mese, chiedilo a una
madre che ha messo al mondo un bambino troppo presto.
Per scoprire il valore di una settimana, chiedilo
all'editore di una rivista settimanale.
Per scoprire il valore di un'ora, chiedila agli
innamorati che stanno aspettando di vedersi.
Per scoprire il valore di un minuto, chiedilo a
qualcuno che ha appena perso il treno, il bus o l'aereo.
Per scoprire il valore di un secondo, chiedilo a
qualcuno che è sopravvissuto a un incidente.
Per scoprire il valore di un millisecondo, chiedilo
ad un atleta che alle Olimpiadi ha vinto la medaglia d'argento.
Il tempo non aspetta nessuno.
Raccogli ogni momento che ti rimane,
perché ha un grande valore.
Condividilo con una persona speciale,
e diventerà ancora più importante.
Vivi come credi "RIFLESSIONI SULLA VITA"
C'era una volta una coppia con un figlio di 12 anni e un asino. Decisero insieme di viaggiare, di lavorare e di conoscere il mondo. Così partirono tutti e tre con il loro asino. Arrivati nel primo paese, la gente commentava: "Guardate quel ragazzo quanto è maleducato... lui sull'asino e i poveri genitori, già anziani, che lo tirano". Allora la moglie disse a suo marito: "Non permettiamo che la gente parli male di nostro figlio." Il marito lo fece scendere e salì sull'asino.
Arrivati al secondo paese, la gente mormorava: "Guardate che svergognato quel tipo... lascia che il ragazzo e la povera moglie tirino l'asino, mentre lui vi sta comodamente in groppa." Allora, presero la decisione di far salire la moglie, mentre padre e figlio tenevano le redini per tirare l'asino.
Arrivati al terzo paese, la gente commentava: "Povero uomo! Dopo aver lavorato tutto il giorno, lascia che la moglie salga sull'asino; e povero figlio, chissà cosa gli spetta, con una madre del genere!"
Allora si misero d'accordo e decisero di sedersi tutti e tre sull'asino per cominciare nuovamente il pellegrinaggio.
Arrivati al paese successivo, ascoltarono cosa diceva la gente del paese: "Sono delle bestie, più bestie dell'asino che li porta: gli spaccheranno la schiena!". Alla fine, decisero di scendere tutti e camminare insieme all'asino.
Ma, passando per il paese seguente, non potevano credere a ciò che le voci dicevano ridendo: "Guarda quei tre idioti; camminano, anche se hanno un asino che potrebbe portarli!
Conclusione: Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei.
Quindi: vivi come credi.
Fai cosa ti dice il cuore... ciò che vuoi... una vita è un'opera di teatro che non ha prove iniziali.
Quindi: canta, ridi, balla, ama... e vivi intensamente ogni momento della tua vita... prima che cali il sipario e l'opera finisca senza applausi.
(di Charlie Chaplin)
Arrivati al secondo paese, la gente mormorava: "Guardate che svergognato quel tipo... lascia che il ragazzo e la povera moglie tirino l'asino, mentre lui vi sta comodamente in groppa." Allora, presero la decisione di far salire la moglie, mentre padre e figlio tenevano le redini per tirare l'asino.
Arrivati al terzo paese, la gente commentava: "Povero uomo! Dopo aver lavorato tutto il giorno, lascia che la moglie salga sull'asino; e povero figlio, chissà cosa gli spetta, con una madre del genere!"
Allora si misero d'accordo e decisero di sedersi tutti e tre sull'asino per cominciare nuovamente il pellegrinaggio.
Arrivati al paese successivo, ascoltarono cosa diceva la gente del paese: "Sono delle bestie, più bestie dell'asino che li porta: gli spaccheranno la schiena!". Alla fine, decisero di scendere tutti e camminare insieme all'asino.
Ma, passando per il paese seguente, non potevano credere a ciò che le voci dicevano ridendo: "Guarda quei tre idioti; camminano, anche se hanno un asino che potrebbe portarli!
Conclusione: Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei.
Quindi: vivi come credi.
Fai cosa ti dice il cuore... ciò che vuoi... una vita è un'opera di teatro che non ha prove iniziali.
Quindi: canta, ridi, balla, ama... e vivi intensamente ogni momento della tua vita... prima che cali il sipario e l'opera finisca senza applausi.
(di Charlie Chaplin)
I rischi "RIFLESSIONI SULLA VITA"
A ridere c'è il rischio di apparire sciocchi;
A piangere c'è il rischio di essere chiamati sentimentali;
A stabilire un contatto con un altro c'è il rischio di farsi coinvolgere;
A mostrare i propri sentimenti c'è il rischio di mostrare il vostro vero io;
A esporre le vostre idee e i vostri sogni c'è il rischio d'essere chiamati ingenui;
Ad amare c'è il rischio di non essere corrisposti;
A vivere c'è il rischio di morire;
A sperare c'è il rischio della disperazione e
A tentare c'è il rischio del fallimento.
Ma bisogna correre i rischi, perché il rischio più grande nella vita è quello di non rischiare nulla.
La persona che non rischia nulla, non è nulla e non diviene nulla. Può evitare la sofferenza e l'angoscia, ma non può imparare a sentire e cambiare e progredire e amare e vivere. Incatenata alle sue certezze, è schiava.
Ha rinunciato alla libertà.
Solo la persona che rischia è veramente libera.
(da: "Vivere, Amare, Capirsi" di Leo Buscaglia - Mondadori)
(traduzione di Roberta Rambelli Pollini)
A piangere c'è il rischio di essere chiamati sentimentali;
A stabilire un contatto con un altro c'è il rischio di farsi coinvolgere;
A mostrare i propri sentimenti c'è il rischio di mostrare il vostro vero io;
A esporre le vostre idee e i vostri sogni c'è il rischio d'essere chiamati ingenui;
Ad amare c'è il rischio di non essere corrisposti;
A vivere c'è il rischio di morire;
A sperare c'è il rischio della disperazione e
A tentare c'è il rischio del fallimento.
Ma bisogna correre i rischi, perché il rischio più grande nella vita è quello di non rischiare nulla.
La persona che non rischia nulla, non è nulla e non diviene nulla. Può evitare la sofferenza e l'angoscia, ma non può imparare a sentire e cambiare e progredire e amare e vivere. Incatenata alle sue certezze, è schiava.
Ha rinunciato alla libertà.
Solo la persona che rischia è veramente libera.
(da: "Vivere, Amare, Capirsi" di Leo Buscaglia - Mondadori)
(traduzione di Roberta Rambelli Pollini)
Lentamente muore (P. Neruda)

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.
Nasello agli aromi
Preparazione
Scongelare le porzioni di nasello.
Metterle in padella, bagnare con il succo di limone filtrato e con 1 bicchiere di acqua calda in cui è stato sciolto il dado.
Cospargere con il prezzemolo e l'aglio tritati, unire il timo e l'alloro e cuocere a fuoco basso, coperto, per circa 15 minuti.
Girare il pesce e cuocere ancora per 10 minuti.
circa.
Salare, eliminare l'alloro e servire.
Ingredienti e dosi per 4 persone
400 g di nasello in porzioni
1 limone
1 dado
1 ciuffo di prezzemolo
1 spicchio di aglio
1 pizzico di timo in polvere
1 foglia di alloro
Scongelare le porzioni di nasello.
Metterle in padella, bagnare con il succo di limone filtrato e con 1 bicchiere di acqua calda in cui è stato sciolto il dado.
Cospargere con il prezzemolo e l'aglio tritati, unire il timo e l'alloro e cuocere a fuoco basso, coperto, per circa 15 minuti.
Girare il pesce e cuocere ancora per 10 minuti.
circa.
Salare, eliminare l'alloro e servire.
Ingredienti e dosi per 4 persone
400 g di nasello in porzioni
1 limone
1 dado
1 ciuffo di prezzemolo
1 spicchio di aglio
1 pizzico di timo in polvere
1 foglia di alloro
Nasello al cartoccio - variante
Preparazione
Raschiate e lavate le cozze, fatele aprire a fuoco vivo, togliete i molluschi.
In un tegame lasciate appassire nell'olio aglio e cipolla, unite i funghi affettati e rosolate mescolando; aggiungete i molluschi, le olive a rondelle, i pomodori a dadini, sale, pepe; cuocete 5 minuti, cospargete col prezzemolo.
Mettete in forno a 180 gradi per 10 minuti un recipiente con i naselli, poco vino, sale e pepe.
Distribuite un po' di salsa su un foglio di carta da forno, sopra mettete i pesci e altra salsa.
Chiudete i cartocci, cuocete a 190 gradi per 15 minuti.
Ingredienti e dosi per 4 persone
2 naselli
150 g di funghi champignon
4 pomodori
400 g di cozze
12 olive nere
1/2 cipolla tritata
Prezzemolo tritato
1 spicchio di aglio
Poco di vino bianco secco
Raschiate e lavate le cozze, fatele aprire a fuoco vivo, togliete i molluschi.
In un tegame lasciate appassire nell'olio aglio e cipolla, unite i funghi affettati e rosolate mescolando; aggiungete i molluschi, le olive a rondelle, i pomodori a dadini, sale, pepe; cuocete 5 minuti, cospargete col prezzemolo.
Mettete in forno a 180 gradi per 10 minuti un recipiente con i naselli, poco vino, sale e pepe.
Distribuite un po' di salsa su un foglio di carta da forno, sopra mettete i pesci e altra salsa.
Chiudete i cartocci, cuocete a 190 gradi per 15 minuti.
Ingredienti e dosi per 4 persone
2 naselli
150 g di funghi champignon
4 pomodori
400 g di cozze
12 olive nere
1/2 cipolla tritata
Prezzemolo tritato
1 spicchio di aglio
Poco di vino bianco secco
Nasello ai funghi
Preparazione
Togliete al nasello la pelle e le lische più grosse e infarinatelo.
Pulite con cura i funghi e tagliate solo quelli più grossi.
In una larga casseruola soffriggete nel burro per un paio di minuti il cipollotto tritato, unite i tranci di nasello e fateli dorare a fiamma vivace da entrambi i lati.
Spruzzate con il vino bianco e quando è evaporato unite i funghi e il prezzemolo tritato.
Fate insaporire per qualche minuto sempre a fiamma vivace.
Abbassate la fiamma e proseguite la cottura per una ventina di minuti mescolando ogni tanto e girando il pesce una o due volte.
Salate, pepate e completate con la maggiorana tritata.
Potrete sostituire i finferli con la stessa quantità di champignon con l'aggiunta, per insaporire, di qualche fungo secco ammorbidito in acqua tiepida e spezzettato.
Ingredienti e dosi per 4 persone
800 g di nasello in tranci
300 g di funghi finferli
1 cipollotto
2 cucchiai di farina
30 g di burro
1/2 bicchiere di vino bianco secco
Prezzemolo
Maggiorana
Sale
Pepe
Togliete al nasello la pelle e le lische più grosse e infarinatelo.
Pulite con cura i funghi e tagliate solo quelli più grossi.
In una larga casseruola soffriggete nel burro per un paio di minuti il cipollotto tritato, unite i tranci di nasello e fateli dorare a fiamma vivace da entrambi i lati.
Spruzzate con il vino bianco e quando è evaporato unite i funghi e il prezzemolo tritato.
Fate insaporire per qualche minuto sempre a fiamma vivace.
Abbassate la fiamma e proseguite la cottura per una ventina di minuti mescolando ogni tanto e girando il pesce una o due volte.
Salate, pepate e completate con la maggiorana tritata.
Potrete sostituire i finferli con la stessa quantità di champignon con l'aggiunta, per insaporire, di qualche fungo secco ammorbidito in acqua tiepida e spezzettato.
Ingredienti e dosi per 4 persone
800 g di nasello in tranci
300 g di funghi finferli
1 cipollotto
2 cucchiai di farina
30 g di burro
1/2 bicchiere di vino bianco secco
Prezzemolo
Maggiorana
Sale
Pepe
Nasello al cartoccio
Preparazione
Adagiare ciascun nasello eviscerato e squamato sopra un foglio di carta di alluminio.
Cospargerlo di poco sale, aglio e prezzemolo tritato; unirvi 4 vongole, 2 cozze e 3 grani di pepe.
Richiudere il foglio di alluminio e porre ciascun nasello sulla placca da forno.
Cuocere a 220 gradi in forno già caldo per 20 minuti.
Servire ciascun nasello col suo brodetto di molluschi e un filo d'olio crudo.
Ingredienti e dosi per 4 persone
4 naselli da 300 g
16 vongole veraci
8 cozze
Aglio
Prezzemolo tritato
1 filo di olio d'oliva extra-vergine
Poco di sale marino integrale
3 grani di pepe bianco
Adagiare ciascun nasello eviscerato e squamato sopra un foglio di carta di alluminio.
Cospargerlo di poco sale, aglio e prezzemolo tritato; unirvi 4 vongole, 2 cozze e 3 grani di pepe.
Richiudere il foglio di alluminio e porre ciascun nasello sulla placca da forno.
Cuocere a 220 gradi in forno già caldo per 20 minuti.
Servire ciascun nasello col suo brodetto di molluschi e un filo d'olio crudo.
Ingredienti e dosi per 4 persone
4 naselli da 300 g
16 vongole veraci
8 cozze
Aglio
Prezzemolo tritato
1 filo di olio d'oliva extra-vergine
Poco di sale marino integrale
3 grani di pepe bianco
Nasello al forno
Ingredienti e dosi per 4 persone
400 g di nasello
6 cipollotti
1/2 sedano rapa
200 g di passata di pomodoro
2 fettine di lardo di maiale
Basilico
Aglio
Sale
Pepe
Olio d'oliva extra-vergine
Farina di grano duro
Rosmarino
Zucchero
1 cipolla
1 sedano
Preparazione
Sfilettare il nasello.
Preparare una salsa di pomodoro con cipolla, basilico, sale, pepe, un pizzico di zucchero e farla cuocere.
Tagliare a rondelle i cipollotti e sbollentarli.
Tagliare il sedano a julienne e friggerlo.
Condire il nasello con il rosmarino ed il lardo ed infornarlo per 10 minuti.
Servire con la salsa ed i cipollotti saltati con l'olio ed il sedano.
400 g di nasello
6 cipollotti
1/2 sedano rapa
200 g di passata di pomodoro
2 fettine di lardo di maiale
Basilico
Aglio
Sale
Pepe
Olio d'oliva extra-vergine
Farina di grano duro
Rosmarino
Zucchero
1 cipolla
1 sedano
Preparazione
Sfilettare il nasello.
Preparare una salsa di pomodoro con cipolla, basilico, sale, pepe, un pizzico di zucchero e farla cuocere.
Tagliare a rondelle i cipollotti e sbollentarli.
Tagliare il sedano a julienne e friggerlo.
Condire il nasello con il rosmarino ed il lardo ed infornarlo per 10 minuti.
Servire con la salsa ed i cipollotti saltati con l'olio ed il sedano.
Nasello al gratin
Ingredienti e dosi per 4 persone
2 naselli sfilettati da 600 g
4 scalogni
Olio d'oliva extra-vergine
2 acciughe
Pangrattato
1 cucchiaio di aceto di mele
1 cucchiaino di farina
Preparazione
Far marinare per 2 ore i filetti di nasello in una marinata di olio, poco sale e scalogno sottile.
Toglierli ripulendoli dallo scalogno e impregnarli di pangrattato.
Cuocerli delicatamente alla griglia (o sotto il grill del forno) e condirli con una salsina calda preparata su fuoco basso sciogliendo le acciughe nell'olio con l'aceto e la farina.
2 naselli sfilettati da 600 g
4 scalogni
Olio d'oliva extra-vergine
2 acciughe
Pangrattato
1 cucchiaio di aceto di mele
1 cucchiaino di farina
Preparazione
Far marinare per 2 ore i filetti di nasello in una marinata di olio, poco sale e scalogno sottile.
Toglierli ripulendoli dallo scalogno e impregnarli di pangrattato.
Cuocerli delicatamente alla griglia (o sotto il grill del forno) e condirli con una salsina calda preparata su fuoco basso sciogliendo le acciughe nell'olio con l'aceto e la farina.
Nasello con peperoni e vino bianco
Ingredienti e dosi per 4 persone
600 g di nasello surgelato
200 g di peperone rosso
Vino bianco
8 olive nere snocciolate
100 g di insalata cicorino
Prezzemolo
4 cucchiai di olio d'oliva
1 foglia di alloro
1 cucchiaino di capperi
Preparazione
Lessare i filetti di nasello con il vino bianco, l'alloro, un poco di sale e 20 cl circa di acqua.
Sgocciolarli, sfaldarli e metterli in insalatiera.
Unirvi il peperone a striscioline, il prezzemolo tritato e il cicorino a listarelle.
Unire anche i capperi e le olive, condire con l'olio e un pizzico di sale, mescolare e servire.
600 g di nasello surgelato
200 g di peperone rosso
Vino bianco
8 olive nere snocciolate
100 g di insalata cicorino
Prezzemolo
4 cucchiai di olio d'oliva
1 foglia di alloro
1 cucchiaino di capperi
Preparazione
Lessare i filetti di nasello con il vino bianco, l'alloro, un poco di sale e 20 cl circa di acqua.
Sgocciolarli, sfaldarli e metterli in insalatiera.
Unirvi il peperone a striscioline, il prezzemolo tritato e il cicorino a listarelle.
Unire anche i capperi e le olive, condire con l'olio e un pizzico di sale, mescolare e servire.
Nasello al latte
- NASELLO SURGELATO -
Ingredienti e dosi per 4 persone
8 trance di nasello surgelato
50 g di burro
Latte
Sale
Pepe
Rosmarino
Preparazione
Fate rosolare velocemente il nasello nel burro da entrambi i lati; salate, pepate, coprite di latte, aggiungete un po' di salvia e di rosmarino e portate a cottura a fuoco basso fino a quasi completo assorbimento del latte.
Di tanto in tanto smuovete le trance di nasello, ma fatelo con attenzione per non romperlo.
Ingredienti e dosi per 4 persone
8 trance di nasello surgelato
50 g di burro
Latte
Sale
Pepe
Rosmarino
Preparazione
Fate rosolare velocemente il nasello nel burro da entrambi i lati; salate, pepate, coprite di latte, aggiungete un po' di salvia e di rosmarino e portate a cottura a fuoco basso fino a quasi completo assorbimento del latte.
Di tanto in tanto smuovete le trance di nasello, ma fatelo con attenzione per non romperlo.
martedì 6 gennaio 2009
Jota (minestra di fagioli, crauti e patate)
Ingredienti (dosi per 4 persone):
500 g di crauti acidi (preferibilmente sfusi)
200g di fagioli
4 patate
2 foglie di alloro
cumino
4 spicchi di aglio
sale
pepe
olio
farina
La sera prima mettere i fagioli a bagno in acqua fredda.
In una pentola far scaldare l’olio e far rosolare 2 spicchi di aglio schiacciati fino a portarli a doratura. Quindi eliminare l’aglio. Aggiungere i crauti e coprirli a raso con acqua. Aggiungere un pizzico di cumino, sale e pepe. Far consumare a fuoco lento per circa 1/2 ora.
In un’altra pentola cucinare i fagioli, lavati e scolati, con il brodo vegetale e 2 foglie di alloro, a fuoco lento per 1 ora e 15 minuti.
Tagliare le patate a pezzetti, aggiungerle al brodo e fagioli, e proseguire la cottura per 15 minuti.
Togliere dal fuoco e passare fagioli e patate fino ad ottenere una purea omogenea.
Aggiungere la purea così ottenuta ai crauti preparati in precedenza.
A parte, in un piccolo pentolino, soffriggere i rimanenti spicchi di aglio schiacciati in 1 – 2 cucchiai di olio. Eliminarli una volta dorati.
Stemperare nell’olio la farina mescolando attentamente per evitare la formazione di grumi.
A tostatura avvenuta aggiungere la farina alla minestra.
Aggiungere di sale e pepe e servire calda accompagnata da crostini di pane.
500 g di crauti acidi (preferibilmente sfusi)
200g di fagioli
4 patate
2 foglie di alloro
cumino
4 spicchi di aglio
sale
pepe
olio
farina
La sera prima mettere i fagioli a bagno in acqua fredda.
In una pentola far scaldare l’olio e far rosolare 2 spicchi di aglio schiacciati fino a portarli a doratura. Quindi eliminare l’aglio. Aggiungere i crauti e coprirli a raso con acqua. Aggiungere un pizzico di cumino, sale e pepe. Far consumare a fuoco lento per circa 1/2 ora.
In un’altra pentola cucinare i fagioli, lavati e scolati, con il brodo vegetale e 2 foglie di alloro, a fuoco lento per 1 ora e 15 minuti.
Tagliare le patate a pezzetti, aggiungerle al brodo e fagioli, e proseguire la cottura per 15 minuti.
Togliere dal fuoco e passare fagioli e patate fino ad ottenere una purea omogenea.
Aggiungere la purea così ottenuta ai crauti preparati in precedenza.
A parte, in un piccolo pentolino, soffriggere i rimanenti spicchi di aglio schiacciati in 1 – 2 cucchiai di olio. Eliminarli una volta dorati.
Stemperare nell’olio la farina mescolando attentamente per evitare la formazione di grumi.
A tostatura avvenuta aggiungere la farina alla minestra.
Aggiungere di sale e pepe e servire calda accompagnata da crostini di pane.
domenica 4 gennaio 2009
Mantenere il pesce caldo
Per mantenere caldo il pesce già cotto, se l’attesa è soltanto di alcuni minuti, coprite il piatto con la carta d’alluminio.
In alternative è utile ricorre ai seguenti metodi:
Se cotto al forno: spegnete un momento prima dello scadere del tempo e ricoprite il pesce con un foglio d’alluminio per evitare che asciughi.
Se bollito o cotto in padella o a vapore: posate il piatto da portata, coperto o scoperto, sopra una pentola d’acqua bollente, ma a fuoco spento.
Da "ricetteoniline".
In alternative è utile ricorre ai seguenti metodi:
Se cotto al forno: spegnete un momento prima dello scadere del tempo e ricoprite il pesce con un foglio d’alluminio per evitare che asciughi.
Se bollito o cotto in padella o a vapore: posate il piatto da portata, coperto o scoperto, sopra una pentola d’acqua bollente, ma a fuoco spento.
Da "ricetteoniline".
Quel cattivo odore di pesce
Nei recipienti: per evitarlo o attutirlo, prima soffregate le pareti delle pentole con un po’ di sale grosso e poi fatevi bollire mezzo bicchiere d’aceto. Riservate inoltre una pentola alla cottura del pesce.
Sulle mani: mentre pulite il pesce strofinatele spesso con succo di limone o acqua molto salata.
In cucina: bruciate una zolletta di zucchero posta al centro di un piattino, dovrebbe limitare l’intensità del cattivo odore.
Cottura al cartoccio: da preferire, perché nella maggior parte dei casi non lascia odori sgradevoli.
Da "ricetteoniline".
Sulle mani: mentre pulite il pesce strofinatele spesso con succo di limone o acqua molto salata.
In cucina: bruciate una zolletta di zucchero posta al centro di un piattino, dovrebbe limitare l’intensità del cattivo odore.
Cottura al cartoccio: da preferire, perché nella maggior parte dei casi non lascia odori sgradevoli.
Da "ricetteoniline".
I contorni più adatti al pesce
Non soltanto riso, legumi, patate o altre verdure cotte al vapore si adattano al pesce, ma anche legumi freschi al burro come:
Porri, carote, rape nuove: ideali per accompagnare un’orata al forno o cotta al vapore.
Carote e fagiolini verdi: si sposano bene con le sogliole e i filetti di merluzzo.
Cetrioli: sbucciati e tagliati a dadini, sono gustosi con i pesci dal sapore dolce.
Zucchine: tagliate a rondelle o a bastoncino, cotte al vapore o saltate in padella con poco olio e burro sono un contorno molto gradevole in genere e, soprattutto, per le sogliole.
Dadolata di verdure miste: squisita con il tonno.
Sedano rapa: fatene un purè e servitelo con il merluzzo.
Pomodori, melanzane, peperonata: con tutti i pesci al forno.
Spinaci, bietole, lattuga, acetosella: con quasi tutti i pesci.
Riso: aggiungete un pizzico di curry alla acqua di cottura e i chicchi acquistano colore e sapore; lo stesso risultato si ottiene sciogliendo nell’acqua una bustina di zafferano.
Maionese: squisita con tutti i pesci bolliti specie se insaporita con capperi, cetriolini sottaceto finemente tritati, salsa di pomodoro di consistenza leggera perché colori appena di rosa la salsa, olive nere o verdi tritate.
Da "ricetteonline".
Porri, carote, rape nuove: ideali per accompagnare un’orata al forno o cotta al vapore.
Carote e fagiolini verdi: si sposano bene con le sogliole e i filetti di merluzzo.
Cetrioli: sbucciati e tagliati a dadini, sono gustosi con i pesci dal sapore dolce.
Zucchine: tagliate a rondelle o a bastoncino, cotte al vapore o saltate in padella con poco olio e burro sono un contorno molto gradevole in genere e, soprattutto, per le sogliole.
Dadolata di verdure miste: squisita con il tonno.
Sedano rapa: fatene un purè e servitelo con il merluzzo.
Pomodori, melanzane, peperonata: con tutti i pesci al forno.
Spinaci, bietole, lattuga, acetosella: con quasi tutti i pesci.
Riso: aggiungete un pizzico di curry alla acqua di cottura e i chicchi acquistano colore e sapore; lo stesso risultato si ottiene sciogliendo nell’acqua una bustina di zafferano.
Maionese: squisita con tutti i pesci bolliti specie se insaporita con capperi, cetriolini sottaceto finemente tritati, salsa di pomodoro di consistenza leggera perché colori appena di rosa la salsa, olive nere o verdi tritate.
Da "ricetteonline".
Gli aromi più indicati al pesce

Aglio: obbligatorio nella zuppa di pesce, nel merluzzo alla provenzale, nel pesce al forno.
Aneto: il suo gusto di finocchio si sposa con le aringhe marinate e il “Carpaccio” di pesce crudo.
Basilico, salvia, origano: freschi o secchi, si aggiungono con molta parsimonia alle salse, all’acqua di cottura del pesce lessato, nei sughi dei brasati.
Sedano: con il timo e l’alloro forma il mazzetto odoroso che s’immerge nell’acqua del court-bouillon.
Cipollina: anellini crudi o “a perline” sottaceto si abbinano in genere con qualsiasi pesce cotto a vapore.
Coriandolo: se ne usano alcuni grani nelle marinate e nel court-bouillon.
Dragoncello: per profumare le marinate o il pesce alla griglia, specialmente le trance di salmone.
Finocchio: sul branzino alla griglia, freschi o secchi i semi insaporiscono gradevolmente con ogni varietà di pesce.
Timo: sui filetti di pesce al forno per accentuarne il sapore cospargere abbondanti foglioline e un pizzico di sale.
Da "ricetteonline".
Le cotture del pesce
Anche se le ricette indicano un tempo di cottura il più preciso possibile, numerosi elementi possono farlo variare: la misura e lo spessore del pesce, il materiale della pentola, il tipo di energia di cottura utilizzata (gas, elettricità, legno, carbone ecc.). Inoltre, il grado di cottura è anche una questione soggettiva di gusto. Tuttavia, un pesce troppo cotto perde parte delle sue qualità: per esempio, le conchiglie diventano rapidamente gommose, mentre i filetti si sbriciolano o diventano spugnosi.
I metodi di cottura sono diversi e bisogna sceglierli in base al tipo di pesce, alla dimensione, alla presentazione che se ne vuol fare. In generale, i pesci grandi rendono meglio lessati oppure al forno: quelli tagliati a trance o divisi in filetti sono buoni alla griglia, fritti oppure in tegame come i pesci piccoli.
Pesce lessato: la maggior parte dei pesci può essere lessata in un court-bouillon e portata a tavola condita con olio e limone o con la maionese variamente insaporita.
Court-bouillon, cioè acqua aromatizzata. Si prepara facendo sobbollire per 45 minuti circa 2 litri e mezzo d’acqua con una cipollina tagliata ad anelli, mezza carota a rondelle, una costa di sedano, mezzo bicchiere d’aceto o di vino bianco, alcuni grani di pepe, sale. A fine cottura si filtra.
Il pesce va immerso nel court-bouillon freddo e il tempo di cottura è di circa 10 minuti ogni mezzo chilogrammo di pesce.
Brodo di pesce è ottimo per preparare salse, risotti o minestre di riso: in tal caso, nel court bouillon non bisogna aggiungere aceto o limone o vino.
- Calcolare 10-12 minuti ogni mezzo kg di pesce.
- Immergete il pesce nel court bouillon freddo oppure a leggero bollore ma, in entrambi i casi, la cottura deve proseguire con il liquido che sobbolle.
- Sia il court-bouillon sia il brodo di pesce vero e proprio devono essere raffreddati prima di essere riutilizzati.
Fumetto di pesce: è un fondo di cottura fatto con teste e lische di pesce.
Pesci grandi: s’immergono nel court-bouillon freddo.
Pesci piccoli, trance, filetti: s’immergono nel liquido già caldo e occorre ricordare che cuociono molto in fretta.
Pesci d’acqua dolce: richiedono un court-bouillon più aromatizzato, quindi un quantitativo maggiore di verdure.
- Lasciate raffreddare il pesce nel suo liquido di cottura e poi sgocciolatelo con delicatezza per evitare di romperlo.
A vapore: questa cottura chiede l’apposita pentola oppure l’apposito cestello da inserire in una normale casseruola.
Numerosi pesci, fra cui triglie, branzini, oppure filetti in genere, cotti con tale sistema naturale valorizzano il loro sapore.
Alla brace: i pesci a carne soda come il tonno o quelli grandi come le orate e i rombi, oppure quelli tagliati a pezzi danno eccellenti risultati cotti alla brace. Potete aggiungere ogni sorta di aroma e spruzzare vino bianco o rosso, o brodo di pesce ecc. per rafforzarne il profumo. La cottura alla brace può essere effettuata in un forno a legna o sul barbecue a carbone. preferite una griglia a doppia parete: è più facile girare il pesce senza romperlo.
Al forno: tutti i pesci grandi o medi sono adatti a essere cotti al forno. Possono essere insaporiti con erbe odorose, burri aromatizzati, brodo, vino, o anche farciti nel caso si tratti di pesci grandi. Al forno si ottengono anche ottime cotture al cartoccio con pesci piccoli, filetti, trance ecc. che evitano problemi di odori, hanno il vantaggio di concentrare il sapore della carne del pesce e degli aromi che l’accompagnano; sono rapide e danno una carne morbida.
Alla griglia: non squamate il pesce prima di cuocerlo perché le scaglie proteggono la carne dal calore troppo intenso.
Asciugate sempre il pesce prima di deporlo sulla griglia, anche se è stato immerso nella marinata.
- Non cuocete il pesce troppo a lungo. Per esempio: le sardine, 1 minuto per parte; un branzino piccolo, 10 minuti per parte; l’orata 15 minuti per parte.
- Cuocete i pesci di grandi dimensioni molto lentamente e spennellateli spesso d’olio.
Alla mugnaia: i pesci interi e di sottile spessore come le sogliole, i filetti, le trance prima si fanno saltare in padella con un po’ di burro e poi si cuociono a fuoco medio. In genere, quasi tutti possono essere salati e infarinati leggermente prima di cuocerli. I tempi di cottura variano, in media, da 2 a 3 minuti per parte.
Fritto: la frittura si addice ai pesci piccoli o a quelli tagliati in piccoli pezzi e anche a quelli a carne magra come merluzzo, orata, sogliola. Asciugate sempre perfettamente il pesce prima di friggerlo. Infarinatelo, ma dopo scuotete l’eccedenza di farina e spolverizzatelo con un po’ di pangrattato a grana fine. L’olio deve essere caldo (ma non fumante) e abbondante perché non si raffreddi troppo in fretta quando immergete il pesce. La frittura è una cottura rapida, quindi evitate di tenere troppo a lungo il pesce in padella. Dopo averlo fritto ritiratelo con la paletta forata e asciugatelo su carta assorbente da cucina e soltanto a questo punto salatelo. Un’ultima raccomandazione: l’olio di frittura non deve mai essere riutilizzato.
Da "ricetteonline".
I metodi di cottura sono diversi e bisogna sceglierli in base al tipo di pesce, alla dimensione, alla presentazione che se ne vuol fare. In generale, i pesci grandi rendono meglio lessati oppure al forno: quelli tagliati a trance o divisi in filetti sono buoni alla griglia, fritti oppure in tegame come i pesci piccoli.
Pesce lessato: la maggior parte dei pesci può essere lessata in un court-bouillon e portata a tavola condita con olio e limone o con la maionese variamente insaporita.
Court-bouillon, cioè acqua aromatizzata. Si prepara facendo sobbollire per 45 minuti circa 2 litri e mezzo d’acqua con una cipollina tagliata ad anelli, mezza carota a rondelle, una costa di sedano, mezzo bicchiere d’aceto o di vino bianco, alcuni grani di pepe, sale. A fine cottura si filtra.
Il pesce va immerso nel court-bouillon freddo e il tempo di cottura è di circa 10 minuti ogni mezzo chilogrammo di pesce.
Brodo di pesce è ottimo per preparare salse, risotti o minestre di riso: in tal caso, nel court bouillon non bisogna aggiungere aceto o limone o vino.
- Calcolare 10-12 minuti ogni mezzo kg di pesce.
- Immergete il pesce nel court bouillon freddo oppure a leggero bollore ma, in entrambi i casi, la cottura deve proseguire con il liquido che sobbolle.
- Sia il court-bouillon sia il brodo di pesce vero e proprio devono essere raffreddati prima di essere riutilizzati.
Fumetto di pesce: è un fondo di cottura fatto con teste e lische di pesce.
Pesci grandi: s’immergono nel court-bouillon freddo.
Pesci piccoli, trance, filetti: s’immergono nel liquido già caldo e occorre ricordare che cuociono molto in fretta.
Pesci d’acqua dolce: richiedono un court-bouillon più aromatizzato, quindi un quantitativo maggiore di verdure.
- Lasciate raffreddare il pesce nel suo liquido di cottura e poi sgocciolatelo con delicatezza per evitare di romperlo.
A vapore: questa cottura chiede l’apposita pentola oppure l’apposito cestello da inserire in una normale casseruola.
Numerosi pesci, fra cui triglie, branzini, oppure filetti in genere, cotti con tale sistema naturale valorizzano il loro sapore.
Alla brace: i pesci a carne soda come il tonno o quelli grandi come le orate e i rombi, oppure quelli tagliati a pezzi danno eccellenti risultati cotti alla brace. Potete aggiungere ogni sorta di aroma e spruzzare vino bianco o rosso, o brodo di pesce ecc. per rafforzarne il profumo. La cottura alla brace può essere effettuata in un forno a legna o sul barbecue a carbone. preferite una griglia a doppia parete: è più facile girare il pesce senza romperlo.
Al forno: tutti i pesci grandi o medi sono adatti a essere cotti al forno. Possono essere insaporiti con erbe odorose, burri aromatizzati, brodo, vino, o anche farciti nel caso si tratti di pesci grandi. Al forno si ottengono anche ottime cotture al cartoccio con pesci piccoli, filetti, trance ecc. che evitano problemi di odori, hanno il vantaggio di concentrare il sapore della carne del pesce e degli aromi che l’accompagnano; sono rapide e danno una carne morbida.
Alla griglia: non squamate il pesce prima di cuocerlo perché le scaglie proteggono la carne dal calore troppo intenso.
Asciugate sempre il pesce prima di deporlo sulla griglia, anche se è stato immerso nella marinata.
- Non cuocete il pesce troppo a lungo. Per esempio: le sardine, 1 minuto per parte; un branzino piccolo, 10 minuti per parte; l’orata 15 minuti per parte.
- Cuocete i pesci di grandi dimensioni molto lentamente e spennellateli spesso d’olio.
Alla mugnaia: i pesci interi e di sottile spessore come le sogliole, i filetti, le trance prima si fanno saltare in padella con un po’ di burro e poi si cuociono a fuoco medio. In genere, quasi tutti possono essere salati e infarinati leggermente prima di cuocerli. I tempi di cottura variano, in media, da 2 a 3 minuti per parte.
Fritto: la frittura si addice ai pesci piccoli o a quelli tagliati in piccoli pezzi e anche a quelli a carne magra come merluzzo, orata, sogliola. Asciugate sempre perfettamente il pesce prima di friggerlo. Infarinatelo, ma dopo scuotete l’eccedenza di farina e spolverizzatelo con un po’ di pangrattato a grana fine. L’olio deve essere caldo (ma non fumante) e abbondante perché non si raffreddi troppo in fretta quando immergete il pesce. La frittura è una cottura rapida, quindi evitate di tenere troppo a lungo il pesce in padella. Dopo averlo fritto ritiratelo con la paletta forata e asciugatelo su carta assorbente da cucina e soltanto a questo punto salatelo. Un’ultima raccomandazione: l’olio di frittura non deve mai essere riutilizzato.
Da "ricetteonline".
La quantità di pesce
Alcuni pesci presentano una percentuale notevole di scarto, particolare che, ai meno esperti, rende difficile la valutazione della quantità sufficiente per ogni commensale. Gli scarti, inoltre, fanno variare sensibilmente il prezzo. Nella
tabella qui sotto, è indicata la quantità commestibile che resta di alcuni tipi di pesce dopo averli sviscerati.
Da un chilogrammo di pesce ecco i grammi che restano:
Tipo di pesce: Branzino
Scarto: 50%
Resa: 500 gr.
Tipo di pesce: Nasello
Scarto: 30%
Resa: 700 gr.
Tipo di pesce: Orata
Scarto: 45%
Resa: 650 gr.
Tipo di pesce: Rombo
Scarto: 65%
Resa: 350 gr.
Tipo di pesce: Salmone
Scarto: 50%
Resa: 500 gr.
Tipo di pesce: Sogliola
Scarto: 55%
Resa: 450 gr.
Tipo di pesce: Triglia
Scarto: 65%
Resa: 350 gr.
A persona - Prevedete in media 150 grammi a persona nel caso si tratti di filetti; 200 grammi se pezzi o trance; 250-300 grammi (dipende dal tipo di pesce) se il pesce viene cucinato intero.
Varianti - Se ritenete un po’ caro il prezzo del pesce indicato nella ricetta, provate a sostituirlo con un altro più economico, ma che si addica alla preparazione.
Per esempio: l’orata si può cucinare come la sogliola; l’orata, a sua volta, può sostituire in alcuni casi il cefalo o il branzino; il merluzzo si adatta bene alle ricette previste per il salmone.
Scarti - Teste e lische sono preziose per preparare il fumetto.
Da "ricetteonline".
tabella qui sotto, è indicata la quantità commestibile che resta di alcuni tipi di pesce dopo averli sviscerati.
Da un chilogrammo di pesce ecco i grammi che restano:
Tipo di pesce: Branzino
Scarto: 50%
Resa: 500 gr.
Tipo di pesce: Nasello
Scarto: 30%
Resa: 700 gr.
Tipo di pesce: Orata
Scarto: 45%
Resa: 650 gr.
Tipo di pesce: Rombo
Scarto: 65%
Resa: 350 gr.
Tipo di pesce: Salmone
Scarto: 50%
Resa: 500 gr.
Tipo di pesce: Sogliola
Scarto: 55%
Resa: 450 gr.
Tipo di pesce: Triglia
Scarto: 65%
Resa: 350 gr.
A persona - Prevedete in media 150 grammi a persona nel caso si tratti di filetti; 200 grammi se pezzi o trance; 250-300 grammi (dipende dal tipo di pesce) se il pesce viene cucinato intero.
Varianti - Se ritenete un po’ caro il prezzo del pesce indicato nella ricetta, provate a sostituirlo con un altro più economico, ma che si addica alla preparazione.
Per esempio: l’orata si può cucinare come la sogliola; l’orata, a sua volta, può sostituire in alcuni casi il cefalo o il branzino; il merluzzo si adatta bene alle ricette previste per il salmone.
Scarti - Teste e lische sono preziose per preparare il fumetto.
Da "ricetteonline".
Pesci, crostacei, frutti di mare
Pesci - Dalla freschezza dipende la qualità del pesce, questa caratteristica fondamentale è riscontrabile attraverso una serie di particolari che occorre tener presente al momento dell’acquisto: profumo delicato e gradevole privo di sfumature ammoniacali, aspetto complessivo sano, consistenza ben soda del corpo, scaglie aderenti e brillanti, pelle naturalmente colorata e tesa, occhio vivo non arrossato, branchie umide e rosa (o rosse), addome privo di macchie o di tagli, assenza di tracce di sangue lungo la lisca.
Crostacei - Contrariamente a quella leggera vena di durezza che c’è nel nome che li contraddistingue, racchiuso in quei gusci c’è solo delicatezza. Il sapore, il profumo e la bontà della polpa non hanno quasi rivali. Tutti, scampi, aragoste, astici o gamberi di fiume, conchiglie di Saint-Jacques o cappesante, granchi e granceole, hanno carni squisite che esigono rispetto: quindi, cotture semplici e brevi, condimenti naturali come l’olio crudo, purché d’oliva ed extravergine, salse calde o fredde realizzate con ingredienti di prima qualità. Altrimenti si rischia di vanificare la notevole spesa sostenuta. Infatti, i crostacei, soprattutto i più pregiati come l’ aragosta o l’astice, sono senz’altro costosi. Anche i prodotti in scatola, per esempio la polpa di granchio, sono eccellenti e consentono molte preparazioni. La famiglia dei crostacei è alquanto numerosa grazie anche alla presenza dei gamberi di cui si contano numerose specie.
Comunque, tutti hanno in genere il corpo allungato, protetta nella parte anteriore dal carapace, una specie di corazza più o meno dura che protegge parte della testa e la parte del tronco dove sono situati i visceri, gli occhi, le antenne e le cinque coppie di zampe. Di queste ultime, le due in prossimità della bocca si chiamano chele e servono al crostaceo per afferrare il cibo o per difendersi da eventuali attacchi. La parte terminale, cioè la coda, è in realtà l’addome ovvero la parte più prelibata protetta da una corazza segmentata. Mentre la vera coda, quella che si apre a ventaglio, si chiama telson. Tutti i crostacei hanno carne compatta, dal sapore con lievi, ma percepibili e gradevoli sfumature dolci. Al momento dell’acquisto devono essere ancora vivi. E ancora vivi devono essere al momento di cuocerli, quando vengono tuffati nell’acqua bollente con tutto il guscio che, proteggendo la carne dall’aggressione del calore, la mantiene morbida e delicata. Ciò vale anche per la cottura in padella o alla griglia. Ricordiamo che la polpa più delicata è quella racchiusa nelle zampe e nelle antenne.
Fra i crostacei di rango, le aragoste e gli astici. Se siano più pregiate le une o gli altri, è una di quelle eleganti diatribe culinarie destinate a non risolversi. Del resto capita sempre così quando gli antagonisti sono entrambi a livello di eccellenza: aragoste e astici lo sono. Ugualmente buoni e saporiti sono i crostacei più comuni, come le canocchie che, in genere, caratterizzano i brodetti della costa adriatica.
Frutti di mare - Ricci, cozze, fasolari, tartufi, datteri e altro ancora. Anche per i frutti di mare vale l’imperativo categorico della freschezza sia che si mangino crudi sia che si mangino cotti. Infatti, la cottura elimina i germi, ma non le eventuali tossine da decomposizione che possono essere causa, addirittura, di avvelenamenti. Non è una questione di allarmismo: i frutti di mare esigono prudenza, se non si ha l’assoluta certezza della loro freschezza o della loro perfetta conservazione nel caso delle confezioni surgelate, rimandare l’acquisto. Per il resto, è consigliabile abbinarli con salse leggere che non prevarichino il loro delicato sapore e sottoporli a cotture molto rapide. Tartufi, noci di mare, cozze, cannolicchi, vongole, canestrelli, lumachine, cappesante e potremmo continuare. Infatti, la classificazione scientifica suddivide i frutti di mare in otto classi con ottantamila specie diverse.
Comunque, quelle di uso più comune in cucina sono soltanto tre e si suddividono in cefalopodi, privi di conchiglia o con conchiglia interna come il polpo e la seppia; gasteropodi, dotati di conchiglia a una sola valva come murici e lumachine; lamellibranchi con conchiglia a due valve, come le vongole, le cappesante, le cozze e i peoci. Rispetto ai pesci, la cui freschezza si controlla facilmente osservando la vivacità dell’occhio, la lucentezza delle scaglie e la consistenza della carne, i molluschi richiedono più attenzione e non tutti conoscono i punti di riferimento per stabilirne la freschezza.
Ecco le principali regole per riconoscerli: le conchiglie devono essere lucenti e assolutamente chiuse, più sono aperte più rivelano di essere state pescate già da qualche tempo; l’odore deve essere lieve e gradevole: se è intenso può significare freschezza al limite del consentito; le reti in cui sono racchiuse alcune varietà di frutti di mare devono avere il bollo sanitario che riporta anche il nome del Paese di provenienza per il prodotto importato, il nome in italiano e quello scientifico, la data di confezionamento e quella di scadenza che, in alternativa, può essere sostituita dalla dicitura i molluschi bivalvi devono essere vivi al momento dell’acquisto: significa che, se toccati, devono ritrarsi. I frutti di mare richiedono un’accurata e lunga pulizia sotto abbondante acqua corrente. Se non si consumano subito, devono essere ugualmente cotti e poi conservati con la loro acqua in frigorifero per un solo giorno.
Da "ricetteonline".
Crostacei - Contrariamente a quella leggera vena di durezza che c’è nel nome che li contraddistingue, racchiuso in quei gusci c’è solo delicatezza. Il sapore, il profumo e la bontà della polpa non hanno quasi rivali. Tutti, scampi, aragoste, astici o gamberi di fiume, conchiglie di Saint-Jacques o cappesante, granchi e granceole, hanno carni squisite che esigono rispetto: quindi, cotture semplici e brevi, condimenti naturali come l’olio crudo, purché d’oliva ed extravergine, salse calde o fredde realizzate con ingredienti di prima qualità. Altrimenti si rischia di vanificare la notevole spesa sostenuta. Infatti, i crostacei, soprattutto i più pregiati come l’ aragosta o l’astice, sono senz’altro costosi. Anche i prodotti in scatola, per esempio la polpa di granchio, sono eccellenti e consentono molte preparazioni. La famiglia dei crostacei è alquanto numerosa grazie anche alla presenza dei gamberi di cui si contano numerose specie.
Comunque, tutti hanno in genere il corpo allungato, protetta nella parte anteriore dal carapace, una specie di corazza più o meno dura che protegge parte della testa e la parte del tronco dove sono situati i visceri, gli occhi, le antenne e le cinque coppie di zampe. Di queste ultime, le due in prossimità della bocca si chiamano chele e servono al crostaceo per afferrare il cibo o per difendersi da eventuali attacchi. La parte terminale, cioè la coda, è in realtà l’addome ovvero la parte più prelibata protetta da una corazza segmentata. Mentre la vera coda, quella che si apre a ventaglio, si chiama telson. Tutti i crostacei hanno carne compatta, dal sapore con lievi, ma percepibili e gradevoli sfumature dolci. Al momento dell’acquisto devono essere ancora vivi. E ancora vivi devono essere al momento di cuocerli, quando vengono tuffati nell’acqua bollente con tutto il guscio che, proteggendo la carne dall’aggressione del calore, la mantiene morbida e delicata. Ciò vale anche per la cottura in padella o alla griglia. Ricordiamo che la polpa più delicata è quella racchiusa nelle zampe e nelle antenne.
Fra i crostacei di rango, le aragoste e gli astici. Se siano più pregiate le une o gli altri, è una di quelle eleganti diatribe culinarie destinate a non risolversi. Del resto capita sempre così quando gli antagonisti sono entrambi a livello di eccellenza: aragoste e astici lo sono. Ugualmente buoni e saporiti sono i crostacei più comuni, come le canocchie che, in genere, caratterizzano i brodetti della costa adriatica.
Frutti di mare - Ricci, cozze, fasolari, tartufi, datteri e altro ancora. Anche per i frutti di mare vale l’imperativo categorico della freschezza sia che si mangino crudi sia che si mangino cotti. Infatti, la cottura elimina i germi, ma non le eventuali tossine da decomposizione che possono essere causa, addirittura, di avvelenamenti. Non è una questione di allarmismo: i frutti di mare esigono prudenza, se non si ha l’assoluta certezza della loro freschezza o della loro perfetta conservazione nel caso delle confezioni surgelate, rimandare l’acquisto. Per il resto, è consigliabile abbinarli con salse leggere che non prevarichino il loro delicato sapore e sottoporli a cotture molto rapide. Tartufi, noci di mare, cozze, cannolicchi, vongole, canestrelli, lumachine, cappesante e potremmo continuare. Infatti, la classificazione scientifica suddivide i frutti di mare in otto classi con ottantamila specie diverse.
Comunque, quelle di uso più comune in cucina sono soltanto tre e si suddividono in cefalopodi, privi di conchiglia o con conchiglia interna come il polpo e la seppia; gasteropodi, dotati di conchiglia a una sola valva come murici e lumachine; lamellibranchi con conchiglia a due valve, come le vongole, le cappesante, le cozze e i peoci. Rispetto ai pesci, la cui freschezza si controlla facilmente osservando la vivacità dell’occhio, la lucentezza delle scaglie e la consistenza della carne, i molluschi richiedono più attenzione e non tutti conoscono i punti di riferimento per stabilirne la freschezza.
Ecco le principali regole per riconoscerli: le conchiglie devono essere lucenti e assolutamente chiuse, più sono aperte più rivelano di essere state pescate già da qualche tempo; l’odore deve essere lieve e gradevole: se è intenso può significare freschezza al limite del consentito; le reti in cui sono racchiuse alcune varietà di frutti di mare devono avere il bollo sanitario che riporta anche il nome del Paese di provenienza per il prodotto importato, il nome in italiano e quello scientifico, la data di confezionamento e quella di scadenza che, in alternativa, può essere sostituita dalla dicitura i molluschi bivalvi devono essere vivi al momento dell’acquisto: significa che, se toccati, devono ritrarsi. I frutti di mare richiedono un’accurata e lunga pulizia sotto abbondante acqua corrente. Se non si consumano subito, devono essere ugualmente cotti e poi conservati con la loro acqua in frigorifero per un solo giorno.
Da "ricetteonline".
La carne
La carne è diventata dagli anni Cinquanta un cibo di consumo abituale, questo alimento proteico per eccellenza è oggi un prodotto sempre più selezionato, magro, tenero, gustoso. Merito anche dei consumatori sempre più attenti nella scelta e sempre più decisi a far valere le proprie esigenze. Così si ha un prodotto che, per caratteristiche nutritive, entra a buon diritto anche nelle diete: 100 grammi di carne bovina magra, infatti, danno un apporto di circa 113 calorie, meno della metà rispetto allo stesso quantitativo di pane; è importante inoltre, per avere i migliori risultati in cucina, saper scegliere il taglio più adatto alle singole ricette. Un aspetto questo che ha la sua importanza anche dal punto di vista economico, perché non è vero che le parti più pregiate e più costose siano anche le più nutrienti e saporite. D’altra parte è assurdo pretendere e chiedere sempre e solo filetto, anche perché dall’animale non se ne ricava più di tanto. I pezzi, per esempio, da lesso o da brasato, quanto a sapore non deludono. E così pure altre parti di carne dal gusto piacevole come le costate e le numerose varietà di “fettine”.
Vari tipi di carne
la carne d'agnello
la carne di capretto
la carne di montone
la carne di manzo
la carne di vitello
la carne di maiale
gli insaccati
animelle
fegato
cervella
lingua
coda di manzo
rognone
coratella d'agnello
testina di vitello
cuore
trippa
animali da cortile
la carne di anatra
la carne di oca
la carne di cappone
la carne di piccione
la carne di coniglio
la carne di pollo
la carne di faraona
la carne di gallina
la carne di tacchino
la carne di struzzo
selvaggina
la carne di beccaccia
la carne di fagiano
la carne di pernice
la carne di quaglia
la carne di camoscio
la carne di capriolo
la carne di cinghiale
la carne di lepre
la carne di capretto
la carne di montone
la carne di manzo
la carne di vitello
la carne di maiale
gli insaccati
animelle
fegato
cervella
lingua
coda di manzo
rognone
coratella d'agnello
testina di vitello
cuore
trippa
animali da cortile
la carne di anatra
la carne di oca
la carne di cappone
la carne di piccione
la carne di coniglio
la carne di pollo
la carne di faraona
la carne di gallina
la carne di tacchino
la carne di struzzo
selvaggina
la carne di beccaccia
la carne di fagiano
la carne di pernice
la carne di quaglia
la carne di camoscio
la carne di capriolo
la carne di cinghiale
la carne di lepre
Il frigorifero e la carne
Sono due gli aspetti più importanti di questo elettrodomestico su cui si è focalizzata l’attenzione di quasi tutte le aziende produttrici:
prolungare i tempi di conservazione,
mantenere inalterate le caratteristiche organolettiche.
I frigoriferi cosiddetti dell’ultima generazione sono pertanto diventati multitemperatura: ciò vuol dire che il loro spazio interno è stato suddiviso in tanti “sottocomparti” che offrono un livello di freddo diverso in rapporto al tipo di alimenti da conservare:
7-8° C per formaggi stagionati e salumi
5° C per formaggi freschi, yogurt e salse
0° C per carne, pesce e cibi delicati, che vengono in tal modo mantenuti freschi e gustosi per un tempo tre o quattro volte superiore rispetto a quello consentito dal frigorifero tradizionale.
Queste prestazioni sono state raggiunte grazie alla nuova tecnologia "No Frost", in cui la temperatura più idonea alla conservazione viene raggiunta attraverso un sistema di circolazione interna dell’aria che offre anche un altro vantaggio: evita la formazione di brina sulle pareti del frigorifero, rendendo così superflue le consuete operazioni di sbrinamento.
prolungare i tempi di conservazione,
mantenere inalterate le caratteristiche organolettiche.
I frigoriferi cosiddetti dell’ultima generazione sono pertanto diventati multitemperatura: ciò vuol dire che il loro spazio interno è stato suddiviso in tanti “sottocomparti” che offrono un livello di freddo diverso in rapporto al tipo di alimenti da conservare:
7-8° C per formaggi stagionati e salumi
5° C per formaggi freschi, yogurt e salse
0° C per carne, pesce e cibi delicati, che vengono in tal modo mantenuti freschi e gustosi per un tempo tre o quattro volte superiore rispetto a quello consentito dal frigorifero tradizionale.
Queste prestazioni sono state raggiunte grazie alla nuova tecnologia "No Frost", in cui la temperatura più idonea alla conservazione viene raggiunta attraverso un sistema di circolazione interna dell’aria che offre anche un altro vantaggio: evita la formazione di brina sulle pareti del frigorifero, rendendo così superflue le consuete operazioni di sbrinamento.
Conservare la carne
A causa del poco tempo che si ha per fare la spesa e per cucinare, è necessario affidare la conservazione degli alimenti ad elettrodomestici che ne mantengano intatta la freschezza il più a lungo possibile. Sia nel caso del frigorifero, sia in quello del congelatore, vale la precauzione di avvolgere sempre la carne in fogli d’alluminio o polietilene oppure di riporla negli appositi sacchetti per uso alimentare oppure nei contenitori di vetro: tali “protezioni” devono essere nel primo caso molto aderenti e nel secondo caso dotate di sistemi di chiusura perfetti, in modo da evitare il contatto con l’aria a salvaguardia del sapore e del valore nutritivo.
Suddivisione e classificazione della carne
Le carni sono suddivise e classificate in:
Animali da macello: bovini, suini, caprini, ovini, equini.
Animali da cortile: pollo, tacchino, oca, piccione, coniglio, anatra, faraona.
Selvaggina e cacciagione: fagiano, lepre, quaglia, camoscio cinghiale.
Le carni si distinguono anche in:
Rosse: manzo, cavallo, montone,
Bianche: capretto, agnello, vitello, animali da cortile
Nere: selvaggina.
Vi sono, infine:
Derivati della carne: estratti e dadi per brodo.
Insaccati: i tratta di carne intere o macinate, spesso miste a grassi, salate, pepate e aromatizzate. L'impasto viene racchiuso nei visceri svuotatati oppure nelle vesciche naturali o sintetiche. La maggior parte degli insaccati sono di carne suina e si dividono in cotti (cotechini, prosciutti ecc.) e crudi (salami, salsicce ecc.).
Animali da macello: bovini, suini, caprini, ovini, equini.
Animali da cortile: pollo, tacchino, oca, piccione, coniglio, anatra, faraona.
Selvaggina e cacciagione: fagiano, lepre, quaglia, camoscio cinghiale.
Le carni si distinguono anche in:
Rosse: manzo, cavallo, montone,
Bianche: capretto, agnello, vitello, animali da cortile
Nere: selvaggina.
Vi sono, infine:
Derivati della carne: estratti e dadi per brodo.
Insaccati: i tratta di carne intere o macinate, spesso miste a grassi, salate, pepate e aromatizzate. L'impasto viene racchiuso nei visceri svuotatati oppure nelle vesciche naturali o sintetiche. La maggior parte degli insaccati sono di carne suina e si dividono in cotti (cotechini, prosciutti ecc.) e crudi (salami, salsicce ecc.).
Carne: come sceglierla
La carne è un alimento molto ricco, in particolar modo dal punto di vista del contenuto proteico. Una conservazione non ottimale può però comprometterne anche seriamente le qualità nutritive e dare origine a contaminazioni da parte di batteri, muffe e altri organismi patogeni, responsabili di disturbi anche gravi. Anche se i diversi tipi di carne presentano caratteristiche piuttosto diverse, esistono alcune regole basilari per guidare il consumatore all'acquisto consapevole:
- il prezzo della carne varia moltissimo a seconda dell'animale da cui è ricavata ma anche del taglio, ossia della specifica parte del corpo dalla quale è prelevata. Esistono tipi di carne e tagli più o meno pregiati a seconda di svariate caratteristiche come la consistenza, la sapidità, il valore nutritivo e la reperibilità: anche se tutte queste variabili contribuiscono a determinare una sorta di “classifica” dal punto di vista prettamente economico, non sempre indicano che un tipo di carne è “migliore” di un altro. Ad esempio, un taglio molto pregiato perché ricco di proteine potrebbe risultare inadeguato se inserito in una dieta che ne contiene già molte; alcuni tipi di carne si prestano meglio a determinati metodi di cottura rispetto ad altri, indipendentemente dal prezzo, oppure si sposano meglio con i sapori presenti in determinate ricette. E' utile quindi imparare ad utilizzare il maggior numero possibile di tipologie di carne, esplorandone tutti i possibili utilizzi in cucina.
- La carne non deve presentare: eccessiva umidità o secchezza (indice di cattiva conservazione), cattivi odori (causati dalla putrefazione), colori impropri (ad es. nero, giallo o blu) dovuti a contaminazione da parte di microorganismi, riflessi irregolari (compaiono se i grassi irrancidiscono), cristalli di ghiaccio sulla superficie (risultato delle cosiddette “scottature da freddo” che possono comprometterne le qualità organolettiche).
- il prezzo della carne varia moltissimo a seconda dell'animale da cui è ricavata ma anche del taglio, ossia della specifica parte del corpo dalla quale è prelevata. Esistono tipi di carne e tagli più o meno pregiati a seconda di svariate caratteristiche come la consistenza, la sapidità, il valore nutritivo e la reperibilità: anche se tutte queste variabili contribuiscono a determinare una sorta di “classifica” dal punto di vista prettamente economico, non sempre indicano che un tipo di carne è “migliore” di un altro. Ad esempio, un taglio molto pregiato perché ricco di proteine potrebbe risultare inadeguato se inserito in una dieta che ne contiene già molte; alcuni tipi di carne si prestano meglio a determinati metodi di cottura rispetto ad altri, indipendentemente dal prezzo, oppure si sposano meglio con i sapori presenti in determinate ricette. E' utile quindi imparare ad utilizzare il maggior numero possibile di tipologie di carne, esplorandone tutti i possibili utilizzi in cucina.
- La carne non deve presentare: eccessiva umidità o secchezza (indice di cattiva conservazione), cattivi odori (causati dalla putrefazione), colori impropri (ad es. nero, giallo o blu) dovuti a contaminazione da parte di microorganismi, riflessi irregolari (compaiono se i grassi irrancidiscono), cristalli di ghiaccio sulla superficie (risultato delle cosiddette “scottature da freddo” che possono comprometterne le qualità organolettiche).
venerdì 2 gennaio 2009
Rotolino di mozzarella farcito
INGREDIENTI
•un rotolo di mozzarella
•4-5 fette di prosciutto cotto
•qualche fettina di pomodoro
•qualche foglia di basilico
•sale un pizzico
•olio un filo
stendere la mozzarella
mettere il prosciutto cotto
aggiungere il pomodoro a fette sottili
il basilico, un pizzico di sale e olio
fare un rotolino
coprirlo con pellicola trasparente, e mettere in frigo x qualche ora
tagliare a fette!
"di Katia Spina"
•un rotolo di mozzarella
•4-5 fette di prosciutto cotto
•qualche fettina di pomodoro
•qualche foglia di basilico
•sale un pizzico
•olio un filo
stendere la mozzarella
mettere il prosciutto cotto
aggiungere il pomodoro a fette sottili
il basilico, un pizzico di sale e olio
fare un rotolino
coprirlo con pellicola trasparente, e mettere in frigo x qualche ora
tagliare a fette!
"di Katia Spina"
Sgonfiotti di stracchino
Possono essere fritte come le classiche polpette oppure passate in forno!
INGREDIENTI
100 g. di farina
1/2 cucchiaino di bicarbonato
250 g. di stracchino
2 cucchiai di grana grattugiato
2 uova
sale
noce moscata
prezzemolo tritato
pangrattato
Setacciate la farina con il bicarbonato in una ciotola, unite il sale, la noce moscata, il prezzemolo tritato e le 2 uova.
Unite,quindi, il formaggio che avrete prima schiacciato con una forchetta, amalgamate il tutto.
Fate riposare per 10 minuti, plasmate con le mani delle polpettine grandi come noci, passatele nel pangrattato e friggete in olio caldo oppure passatele in forno a 220° per 12-15 minuti, diventeranno gonfie e dorate.
Servitele calde.
..amalgamiamo gli ingredienti "liquidi" in una ciotola..
..aggiungiamo la farina..il composto diventa sodo e perfettamente maneggiabile..
..formiamo le polpettine, passiamole nel pangrattato e sistemiamole su una teglia unta un pò distanziate perchè gonfieranno..
Anche questa ricetta è di Nightfairy, un giorno la farò, si, si, si le sue foto sono così invitanti, che solo a vederle mi viene un languorino... per ora metto la ricetta tra i post e un giorno metterò le foto!
INGREDIENTI
100 g. di farina
1/2 cucchiaino di bicarbonato
250 g. di stracchino
2 cucchiai di grana grattugiato
2 uova
sale
noce moscata
prezzemolo tritato
pangrattato
Setacciate la farina con il bicarbonato in una ciotola, unite il sale, la noce moscata, il prezzemolo tritato e le 2 uova.
Unite,quindi, il formaggio che avrete prima schiacciato con una forchetta, amalgamate il tutto.
Fate riposare per 10 minuti, plasmate con le mani delle polpettine grandi come noci, passatele nel pangrattato e friggete in olio caldo oppure passatele in forno a 220° per 12-15 minuti, diventeranno gonfie e dorate.
Servitele calde.
..amalgamiamo gli ingredienti "liquidi" in una ciotola..
..aggiungiamo la farina..il composto diventa sodo e perfettamente maneggiabile..
..formiamo le polpettine, passiamole nel pangrattato e sistemiamole su una teglia unta un pò distanziate perchè gonfieranno..
Anche questa ricetta è di Nightfairy, un giorno la farò, si, si, si le sue foto sono così invitanti, che solo a vederle mi viene un languorino... per ora metto la ricetta tra i post e un giorno metterò le foto!
Cornetti salati con prosciutto e mozzarella
INGREDIENTI
300 g. di farina manitoba
100 ml. di latte tiepido
17 g. di lievito di birra fresco
1 cucchiaino e 1/2 di sale
1/2 cucchiaino di zucchero
2 uova
50 g. di burro
PER FARCIRE
125 g. di mozzarella
100 g. di prosciutto
salsa di pomodoro
INOLTRE
origano
olio
Per la pasta: sciogliete il lievito di birra nel latte tiepido. Mettete la farina in una ciotola, mescolatela con lo zucchero e il sale; fate il buco al centro e poneteci il burro morbido e le due uova, mescolate per far assorbire un pò di farina.
Unite il latte e impastate, aggiungendo ancora latte se ne serve: la pasta deve essere molto morbida, ma non appiccicosa, quindi aggiungete poco latte alla volta. Desistete dall'aggiungere farina: più viene lavorata, più facile sarà da maneggiare.
Lavorate la pasta sul tavolo per almeno 15 minuti, quindi ponetela a lievitare fino a quando avrà raddoppiato di volume.
Tritate la mozzarella ed il prosciutto con il coltello e mescolateli in una ciotola.
Stendete la pasta dell'altezza di 3mm., fatene un cerchio e tagliatelo a spicchi: spalmate ogni spicchio con della salsa di pomodoro, giusto per colorarlo.
Mettete al centro un pò di ripieno e arrotolate, partendo dal lato più largo, fin verso la punta.
Spennellate i cornetti di olio e cospargete di origano, quindi lasciateli riposare per una decina di minuti.
Preriscaldate il forno a 180° e cuocete i cornetti per 15 minuti.
La ricetta e le foto sono di Nightfairy, io non ho ancora provato a farli, ma non'appena li farò, metterò le foto, sperando che vengano bene, anche se non benissimo come a Nightfairy.
300 g. di farina manitoba
100 ml. di latte tiepido
17 g. di lievito di birra fresco
1 cucchiaino e 1/2 di sale
1/2 cucchiaino di zucchero
2 uova
50 g. di burro
PER FARCIRE
125 g. di mozzarella
100 g. di prosciutto
salsa di pomodoro
INOLTRE
origano
olio
Per la pasta: sciogliete il lievito di birra nel latte tiepido. Mettete la farina in una ciotola, mescolatela con lo zucchero e il sale; fate il buco al centro e poneteci il burro morbido e le due uova, mescolate per far assorbire un pò di farina.
Unite il latte e impastate, aggiungendo ancora latte se ne serve: la pasta deve essere molto morbida, ma non appiccicosa, quindi aggiungete poco latte alla volta. Desistete dall'aggiungere farina: più viene lavorata, più facile sarà da maneggiare.
Lavorate la pasta sul tavolo per almeno 15 minuti, quindi ponetela a lievitare fino a quando avrà raddoppiato di volume.
Tritate la mozzarella ed il prosciutto con il coltello e mescolateli in una ciotola.
Stendete la pasta dell'altezza di 3mm., fatene un cerchio e tagliatelo a spicchi: spalmate ogni spicchio con della salsa di pomodoro, giusto per colorarlo.
Mettete al centro un pò di ripieno e arrotolate, partendo dal lato più largo, fin verso la punta.
Spennellate i cornetti di olio e cospargete di origano, quindi lasciateli riposare per una decina di minuti.
Preriscaldate il forno a 180° e cuocete i cornetti per 15 minuti.
La ricetta e le foto sono di Nightfairy, io non ho ancora provato a farli, ma non'appena li farò, metterò le foto, sperando che vengano bene, anche se non benissimo come a Nightfairy.
giovedì 1 gennaio 2009
Un buon investimento!!!

E' stato recentemente calcolato che il costo di crescere un bambino dalla nascita ai 18 anni è di circa 160.140 €uro.
Ma questi 160.140 €uro non sono poi così tanti se si traducono in:
- 8.897 €uro l'anno
- 741 €uro al mese
- 171 €uro alla settimana
- 24 euro al giorno
- 1 €uro l'ora.
Se pensi ancora che il miglior consiglio sia quello di non avere figli, se vuoi diventare "ricco".... ti sbagli di grosso!!!
Vuoi sapere cosa ricevi in cambio dei tuoi 160.140 €uro?
- Risatine sotto le coperte ogni sera
- Bacini umidicci
- Abbracci teneri teneri
- Una manina da tenere
- Qualcuno con cui fare le bolle di sapone
- Qualcuno con cui ridere a più non posso (qualunque sia stata la tua giornata di lavoro)
- Più amore che il tuo cuore possa sopportare
Per 160.140 €uro, non devi mai crescere:
- Puoi dipingere con i colori
- Giocare a nascondino
- Rincorrere farfalle e lucciole
- Giocare con le macchinine o le bambole
- Continuare a credere a Babbo Natale
- Hai una scusa per leggere ancora le favole alla tua età, guardare i cartoni animati, ritagliare fiori di carta, tirare i sassolini tra le onde del mare, esprimere un desiderio quando vedi una stella cadente
Non c'è miglior rendimento per i tuoi 160.140 €uro.
- Diventi un eroe solo perchè recuperi il pallone da un albero, sai insegnare ad andare sui pattini, riempi d'acqua una piscina di plastica, o cucini una torta al cioccolato!!!
Per 160.140 €uro hai un posto in prima fila per:
- Il primo passo
- La prima parola
- Il primo giorno di scuola
- Il primo giro in bicicletta senza le rotelle
- Il primo appuntamento d'amore
- La prima volta al volante.
Agli occhi del tuo bambino sei appena appena sotto Dio.
- Hai il potere di far passare la bua con un bacio, di mandare via i mostri cattivi da sotto il letto, di consolare un cuore spezzato, di amarlo senza limiti.
E' un bell'affare per quel prezzo no?
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