mercoledì 31 dicembre 2008

Buon 2009




Per il 2009
Vi auguriamo 365 aurore di calore
pieno di emozioni ed attenzioni.
365 notti pieni d'amore
con nel cielo miliardi di stelle
ad illuminare il vostro universo.
365 giorni che siano una sequenza
di momenti memorabili
Dove ogni minuto
vissuto, sia come volete voi.

Buon Anno!

lunedì 15 dicembre 2008

Interpretazione-significato dei colori




INTERPRETAZIONE DEI COLORI

I colori nella vita hanno sempre dei significati molto importanti, per esempio il colore degli abiti che si indossano determinano lo stato di umore che si ha, oppure si può capire alcuni aspetti della persona conoscendo per esempio il suo colore preferito, in psicologia vengono attuati ei test per capire la personalità della persona. Anche nei sogni fatti durante la notte sono importanti i colori, se si ricordano i colori presenti nel sogno, questo può essere interpretato più facilmente. La simbologia dei colori viene usata anche nella vita quotidiana, per esempio gli ospedali le cui pareti sono colorate di verde donano serenità, anche molto dell'abbigliamento ospedaliero è verde. Anche regalando i fiori si fa attenzione al colore, come le rose rosse simboleggiano la passione mentre quelle gialle la gelosia o il giglio bianco simboleggia la purezza.


Il Significato dei Colori

ARANCIONE:
simbolizza la fiamma, il fuoco, la lussuria.

ARGENTO:
simbolizza la luna, il principio femminile, la verginità.

BIANCO:
simbolizza l'indifferenziato, la perfezione trascendente, innocenza, la luce, il sole, l'aria, castità, santità, sacralità, la redenzione, autorità spirituale. Una veste bianca indica purezza, castità o il trionfo dello spirito sulla carne. l'anima purificata, gioia, verginità, vita santa. Il bianco associato al nero simbolizza la dualità, i due opposti, il bene e il male. Il bianco associato al rosso simbolizza il diavolo, il purgatorio. Il bianco è presente in molte cerimonie e fasi della vita come il battesimo, la cresima, le cerimonie religiose, il matrimonio, la morte, i santi, ecc.

BLU:
simbolizza la la verità, l'intelletto, rivelazione, saggezza, lealtà, fedeltà, costanza, castità, affetti casti, reputazione senza macchia, magnanimità, prudenza, pietà, pace, contemplazione, freddezza. il blu è il colore delle grandi profondità del mare, del principio femminile della acque, il blu del cielo è la grande madre, poi simbolizza anche il vuoto,l'innocenza primordiale e lo spazio infinito. La fede, la Madonna, la tranquillità.

GIALLO:
è un colore ambivalente, il giallo chiaro simbolizza la luce del sole, l'intelletto, intuito, fede e bontà. Il giallo scuro simbolizza slealtà, tradimento, gelosia, ambizione, avarizia, furtività, inganno, perfidia. Il giallo dorato simbolizza la sacralità, la divinità, la verità rivelata.

GRIGIO:
simbolizza il neutro, lutto, depressione, le ceneri, umiltà, penitenza. Morte del corpo e immortalità dell'anima.

MARRONE:
simbolizza la terra. morte spirituale, rinuncia al mondo.

NERO:
simbolizza l'oscurità primordiale, il non-manifesto, il vuoto, il male, le tenebre della morte, vergogna, disperazione, distruzione, corruzione, dolore, tristezza, umiliazione, rinuncia, solennità, costanza, rappresenta anche il tempo, duro, spietato e irrazionale, ed è associato alla parte oscura della grande madre. Il nero o il blu è il colore del caos. E associato al lutto e alla stregoneria e alla magia nera. Associato al pianeta Saturno e al numero 8. Simbolizza anche l'inferno, al diavolo.

ORO:
associato al sole, al potere divino, all'immortalità,la materia della vita, al fuoco, radiosità, fuoco, gloria, agli dei, al grano maturo.

PORPORA:
regalità, potere imperiale e sacerdotale, orgoglio, verità, temperanza, simbolizza dio, umiltà, penitenza ed è il colore della quaresima.

ROSSO:
rappresenta il sole e tutti gli dei della guerra. e principio maschile, attivo, il fuoco, la regalità, l'amore, la gioia, le celebrazioni festive, la passione, l'energia, la ferocia, la sessualità, il fuoco, il sangue, la collera, vendetta, il martirio, la forza d'animo, la fede, la magnanimità, rinnovamento della vita, il rosso con il bianco rappresenta la morte, rosso nero e bianco rappresenta i tre stadi dell'iniziazione. Nella simbologia cristiana rappresenta la passione di Cristo e il suo sangue versato, le pentecoste, fede fervida, amore, potere, dignità, audacia, il colore del martirio e della crudeltà.

VERDE:
colore ambivalente, simboleggia la primavera della vita e la morte; anche gioventù, speranza, contentezza, cambiamento, la transitorietà e la gelosia.Il paradiso, la natura, l'abbondanza, la prosperità, la pace. il verde acerbo simboleggia l'inesperienza, la follia, l'ingenuità.E' associato al n.5 ed è il colore delle fate. il verde primaverile simboleggia l'immortalità, la crescita dello spirito santo nell'uomo, la vita, il trionfo della vita sulla morte. Iniziazione, opere buone, il verde pallido è associato a satana e alla morte.

VIOLA:
simboleggia l'intelligenza, conoscenza, devozione religiosa, santità, sobrietà, umiltà, penitenza, dolore, temperanza, nostalgia, afflizione, lutto, vecchiaia, regola e autorità sacerdotale, verità, digiuno, tristrezza, oscurità, ed è il colore associato a Maria Maddalena.

Il linguaggio dei fiori


ACACIA AMORE PLATONICO - AMICIZIA

ACETOSELLA GIOIA - TENEREZZA MATERNA

AGRIFOGLIO PRUDENZA

AMARANTO INDIFFERENZA

AMARYLLIS FIEREZZA - BELLA, MA TIMIDA

ANEMONE PREFERENZA - ABBANDONO - CANDORE - MALINCONIA

ANEMONE BIANCO MALATTIA

AQUILEGIA FOLLIA

ARBUTO AMO SOLO TE

ARTEMISIA SERENITA'

ASFODELO RISPETTO E CORTESIA

ASPODELUS MI DISPIACE

AZALEA FORTUNA

BALSAMINA APPROCCIO AL FIDANZAMENTO

BARDANA NON MI TOCCARE

BIANCOSPINO SPERANZA

BOCCIOLI DI MELO PREFERENZA

BUCANEVE CONSOLAZIONE, SPERANZA, NOVITA'

CALENDULA DISPIACERE, DOLORE

CALLA RAFFINATEZZA

CAMELIA SACRIFICIO, PERFETTA BELLEZZA, GRATITUDINE

CAMPANULA SOTTOMISSIONE, CORDOGLIO

CAPELVENERE DISCREZIONE

CAPRIFOGLIO DOLCEZZA D'INDOLE

CARDO DI SCOZIA RIVALSA

CARDO SILVESTRE MISANTROPIA

CAROTA SELVATICA GAIEZZA

CELIDONIA MINORE FELICITA' IN ARRIVO

CLEMATIDE ARTIFICIO, BELLEZZA INTELlETTUALE

CORONA IMPERIALE MAESTA' E POTERE

CRESCIONE DEI PRATI ERRORE PATERNO

CRISANTEMO DOLORE, IO AMO, CUORE SCONSOLATO

DALIA RICONOSCENZA - GRATITUDINE - DIGNITA' ED ELEGANZA

DATURA IPOCRISIA

DIGITALE INSINCERITA'

EDERA TENEREZZA - PERENNE FEDELTA'

ELIOTROPO VOLUTTA'

ELLEBORO FETIDO, SCANDALO, CALUNNIA

EPILOBIO MAGGIORE PRETESA

ERBA CIMICINA DEVOZIONE INCONTROLLABILE

ERICA SOLITUDINE

EUPATORIA GRATITUDINE

FARFERUGINE DESIDERIO DI RICCHEZZA

FIOR CUCULO INGEGNO

FIORDALISO DELICATEZZA, SENSIBILITA'

FIOR DI CAPPUCCIO LEGGEREZZA

FIOR D'ARANCIO RICHIESTA DI MATRIMONIO

FIOR DI PESCO COMPIACENZA

FRESIA AMORE PLATONICO

FRITILLARIA TENELLA PERSECUZIONE

FUCSIA FRUGALITA'

GARDENIA SINCERITA'

GAROFANO BIANCO FEDELTA'

GAROFANO ROSSO ORRORE

GAROFANO GIALLO SDEGNO

GAROFANO ROSEO SENSAZIONE

GELSOMINO TIMIDEZZA - AMABILITA'

GELSOMINO GIALLO GRAZIA - ELEGANZA

GENZIANA SEI INGIUSTO

GERANIO SCIOCCHEZZA

GERANIO LIMONCINO CAPRICCIO

GERANIO ROSATO LANGUIDEZZA

GIACINTO BENEVOLENZA - COSTANZA

GIACINTO DI BOSCO COSTANZA

GIGLIO GRANDEZZA - PUREZZA

GINESTRA PULIZIA

GIRASOLE ALLEGRIA

GIUNCHIGLIA DESIDERIO

GLADIOLO RISPETTO

GLICINE AMICIZIA DISINTERESSATA

GHIRLANDA DI FIORI CATENA D'AMORE

IBISCUS CORTEGGIAMENTO - BELLEZZA DELICATA

IRIS BUONA NOVELLA

KOCKIA DICHIARAZIONE DI GUERRA

LAPPIO PUERILITA', INGRATITUDINE

LAVANDA DIFFIDENZA

LILIUM AMICIZIA

LILLA' BIANCO EMOZIONI D'AMORE

LINARIA PRESUNZIONE

LOTO AMMIRAZIONE

MADRESELVA VINCOLI D'AMORE

MAGNOLIA BELLEZZA SUPERBA

MAGNOLIA BICOLORE PUDORE

MALVA MITEZZA

MALVAROSA AMBIZIONE FEMMINILE

MALVONE FECONDITA'

MARGHERITINO LEGGEREZZA - FATUITA'

MARGHERITA SEMPLICITA', PAZIENZA

MILLEFOGLIE GUERRA

MIMOSA SENSIBILITA'

MIRTO FIORITO AMORE TRADITO

MYOSOTIS RICORDO

MUGHETTO FELICITA' RITROVATA - PORTAFORTUNA

NARCISO AMORE PIACENTE, AMOR DI SE'

NASTURZIO AMOR DI PATRIA

NINFEA PUREZZA DI CUORE

NON TI SCORDAR DI ME AMORE SINCERO

ORCHIDEA PASSIONE, ELEGANZA (se è del genere phalaenopsis)

ORTENSIA FREDDEZZA

PAPAVERO LENTEZZA - DUBBIO - SORPRESA

PAPAVERO ROSSO ORGOGLIO

PASSIFLORA FEDELTA'

PEONIA VERGOGNA E IMBARAZZO

PERVINCA DOLCE RICORDO, AMICIZIA D'INFANZIA

PHLOX INTESA

PIANELLE DELLA MADONNA BELLEZZA CAPRICCIOSA

PRATOLINA CONTRACCAMBIO DI SENTIMENTI, INNOCENZA

PRIMULA CREDULITA' E SPERANZA, PRIMA GIOVINEZZA

PRIMULA ODORATA MALINCONIA, GRAZIA SEDUCENTE

PULSATILLA NON HAI NESSUN DIRITTO

RESEDIA DOLCEZZA - GODIMENTO

ROSA BIANCA SILENZIO - PUREZZA D'INTENZIONI

ROSA CANINA PIACERE E DOLORE

ROSA GIALLA INFEDELTA' - VERGOGNA - INVIDIA - RISENTIMENTO

ROSA ROSA FRESCHEZZA - TENEREZZA - DELICATEZZA - GIOVENTU'

ROSA ROSSA PASSIONE - SENTIMENTI FORTI E PROFONDI

SALVIA SPLENDENS STIMA

SENSITIVA STIMA - SENSIBILITA'

SIGILLO DI SALOMONE OCCULTAMENTO DISCREZIONE

STELLA DI NATALE BUONA FORTUNA

STELLARIA MAGGIORE RIFLESSIONE

STERLITIZIA TURBAMENTO

TANACETO TI DICHIARO GUERRA

TARASSACO PROFEZIA FEDELTA'

TASSO BARBASSO SOLLIEVO

TRIFOGLIO LABORIOSITA'

TUBEROSA INDIFFERENZA - RICHIESTA ILLECITA

TULIPANO ONESTA' - MESSAGGIO D'AMORE

ULMARIA VANITA' INUTILITA'

VERONICA FEDELTA' FEMMINILE

VILUCCHIO VALORE, OSTINAZIONE

VIOLA DEL PENSIERO SEI SEMPRE NEL MIO PENSIERO

VIOLA MAMMOLA PUDORE E MODESTIA

VIOLACIOCCA FEDELTA' NELLE AVVERSITA'

VIOLACCIOCCA GIALLA
SDEGNO

VIOLETTA MODESTIA

VIOLETTA AFRICANA ILLUMINA IL MIO CAMMINO

VISCHIO VITTORIA

giovedì 11 dicembre 2008

Un salto nel passato con la ristorazione - Gostinstvo "KREMENJAK"

"2008"


Il deposito di vini a Gorizia.
L'imprenditore Abuja era una persona molto conosciuta nella provincia di Gorizia. Nel dopoguerra trasportava il vino per i nostri paesi.



Il vino veniva trasportato anche con il treno.













lunedì 8 dicembre 2008

Dalle prime pappe alle varianti un' pò più sfiziose

Nei primi mesi di vita il latte è in grado di garantire da solo un normale accrescimento del bambino.

Progressivamente, soprattutto dopo i 10-12 mesi il suo apporto nutritivo diventa insufficiente ed è necessario integrare la dieta con altri alimenti: è il momento dello svezzamento.

Per quanto riguarda i tempi, le modalità e gli alimenti dello svezzamento si consiglia di seguire le indicazioni del medico di fiducia evitando le decisioni autonome ed i consigli di presunti esperti della materia (nonne, amiche ecc).

La mamma, oltre a seguire scrupolosamente le prescrizioni del medico, potrà concordare con lui la scelta, tra gli alimenti permessi in base all’età del bambino, dei cibi maggiormente graditi, impegnandosi anche nel reperimento di alimenti sicuri e qualitativamente adeguati.
Le regole generali per un corretto svezzamento sono:
• per iniziare lo svezzamento il bambino deve stare bene;
• seguire le indicazioni del medico e non introdurre nuovi alimenti senza il suo parere;
• se rifiuta un alimento è meglio non insistere ma riprovare nei giorni successivi;
• introdurre un alimento per volta (aspettare qualche giorno prima di inserirne uno nuovo). Questo permetterà di individuare facilmente eventuali allergie;
• iniziare con piccole quantità da aumentare lentamente;
• non aggiungere sale nell’intento di rendere più appetibile il cibo;
• usare solo gli alimenti consigliati dal medico per educare il bambino a gusti diversi sfruttando i principi nutritivi propri dei vari cibi.

Al fine di prevenire la comparsa di allergie alimentari, soprattutto nei figli di genitori che soffrono di problemi allergici, è opportuno evitare una introduzione precoce (prima dei 7-8 mesi) nella dieta di alcuni alimenti, quali latte vaccino, uovo, pesce, pomodoro.

Alcuni consigli pratici:
• il brodo di carne non offre vantaggi rispetto al brodo di verdure in quanto le proteine della carne sono contenute nel muscolo e non nel brodo di cottura (dove si ritrovano grassi e sali minerali);
• i legumi (lenticchie, fagioli, ceci, piselli) costituiscono un ottimo alimento, ricchi di proteine di origine vegetale di elevata capacità nutrizionale;
• le verdure vanno inizialmente passate, ma dopo 1-2 mesi dall’inizio dello svezzamento, frullate a pezzettini di circa 1 mm, per mantenere un buon apporto di fibre, indispensabili al buon funzionamento dell’intestino.Il frullato va poi fatto depositare per circa 10 minuti per eliminare l’aria prodotta con il frullatore



A partire da 6 mesi si può cominciare a dare al bambino le prime pappe il passato di verdura.
Lavare le verdure (si parte con la solita patata e 2 carote e poi ogni 4-5 gg si può aggiungere una nuova verdura)e pelarle. Tagliare le verdure a pezzetti. Far bollire l'acqua, unire le verdure e fare cuocere a fuoco lento per circa un'ora, fino a ridurre la quantità dell'acqua alla metà. Filtrare poi il brodo e passare le verdure al passaverdura. Unire il tutto con carne omogenizzata o carne cotta a vapore e frullata e la crema di cereali.
Questa è la ricettina di base. Sotto alcune varianti.
Qualche idea per stuzzicare l'appetito dei piccoli buongustai!

CREMA DI MAIS E TAPIOCA ALLA RICOTTA
ingredienti:
• crema di mais e tapioca (2 cucchiai)
• ricotta(20gr)
• acqua(500ml)
• una patata
• una carota
• una zucchina
• olio extravergine di oliva
Lavare le verdure. Pelarle e tagliarle a pezzettini. Far bollire l'acqua, unire le verdure e cuocere per 30 minuti. Filtrare il brodo e passare le verdure al passaverdure. Far bollire una tazza di brodo(200ml), aggiungere la crema di mais e tapioca e cuocere per 5-6 minuti. Versare in un piatto la crema, unire tre cucchiai di verdura, la ricotta e l'olio e mescolare.
Perchè fa bene: la ricotta contiene calcio, utile per la crescita delle ossa e dei denti.

CREMA DI RISO CON PERA
ingredienti:
• crema di riso(2 cucchiai)
• una pera
• acqua(500ml)
• una patata
• una carota
• una zucchina
• olio extravergine di oliva
Lavare le verdure. Pelarle e tagliarle a pezzettini. Far bollire l'acqua, unire le verdure e cuocere per 30 minuti. Filtrare il brodo e passare le verdure al passaverdure. Far bollire una tazza di brodo(200ml), aggiungere la crema di riso e cuocere per 5-6 minuti. Tagliare la pera e grattugiarla. Poi in un piatto mescolare la pappa con la pera e l'olio.
Perchè fa bene: la pera aggiunta alle prime pappe, rende più gradito al piccolo il sapore delle verdure.

PAPPA ALLA RICOTTA
ingredienti:
• verdure a piacimento
• 40 gr.di ricotta
• 1 cucchiaino di olio extravergine di oliva
Lavare le verdure. Pelarle e tagliarle a pezzettini. Far bollire l'acqua, unire le verdure e cuocere. Filtrare il brodo e passare le verdure al passaverdure. Far bollire una tazza di brodo(200ml), aggiungere le verdure passate. Lasciate intiepidire e aggiungere il formaggino. Condire con l'olio.

PURE' DI FAGIOLINI
ingredienti:
• 100gr di fagiolini
• 1 cucchiaino di formaggio
• 1 cucchiaino di olio extravergine di oliva
Lavare e pulire i fagiolini eliminando le estremità. Tagliare a pezzettini la verdura e fatela cuocere a vapore per 10 minuti circa finchè divenerà tenera. Riducete i fagiolini ad una crema passandoli al passaverdura. Per rendere il purè meno denso aggiungere un poco di acqua di cottura o di latte di proseguimento. Aggiungete il formaggio e completate con l'olio.

MINESTRINE e PRIME PAPPE 6-7 mesi


PAPPA BIANCA: brodo vegetale di patata e zucchina, 2 cucchiai di passato di patata e zucchina, 3 cucchiai di crema di mais e tapioca, 30 g. di parmigiano o 40 g. di formaggio di capra, olio. Dai 6 mesi



PAPPA ARANCIONE: Portare ad ebollizione 200 ml di brodo vegetale a base di zucca gialla e carota. Aggiungere della crema di riso precotta e togliere dal fuoco. Mescolare bene. Aggiungere le verdure del brodo passate o frullate, condire con olio extravergine e parmigiano. Si possono aggiungere omogeneizzati, liofilizzati o 40 g. di formaggio fresco. Dai 6 mesi



PAPPA AL FINOCCHIO: Togliete ad un finocchio tondo le foglie più esterne e più dure. Tagliatelo a spicchi, lavatelo e cuocetelo a vapore fino a renderlo tenero, ma senza farlo disfare. Passatelo al passaverdura raccogliendolo in una casseruola, unite 250 g di brodo vegetale, portate ad ebollizione e versate a pioggia qualche cucchiaio di crema di cereali istantanea. Mescolate bene fuori dal fuoco. Condite con un cucchiaino di parmigiano e uno di olio. Unire liofilizzato di carne o 40 g. di ricotta o crescenza. Dai 6 mesi



PAPPA DI ZUCCA, CAROTA E LATTUGA. 100 g. di zucca tagliata a dadini e lessata, una carota e qualche foglia di lattuga. Lessare le verdure e frullarle. Utilizzare 150 ml di brodo e 2 cucchiai di passato di verdura, aggiungere un cucchiaino d’olio e uno di parmigiano. Usare come base cui aggiungere crema di riso, liofilizzato o omogeneizzato o 40 g. di ricotta o crescenza. Dai 6 mesi



PAPPA DI CAROTE: Scaldate due mestoli di brodo vegetale. Aggiungete due carote lessate o cotte al vapore e frullate. Portate a bollore e versatevi la quantità di crema di riso necessaria per raggiungere la consistenza che preferite. Mescolate bene e condite con un filo d’olio e un cucchiaio di parmigiano. Aggiungere liofilizzato, omogeneizzato o 40 g. di formaggio (crescenza o caprino) Dai 6 mesi



PANCOTTO: 150 ml di brodo vegetale, 1 fetta biscottata spappolata o pane raffermo, 1 cucchiaino d’olio e uno di parmigiano. Dai 6 mesi



MINESTRA DI FINOCCHIO AL POMODORO: Eliminare i semi da un pomodoro maturo di dimensioni medie, pelare e tagliare una patata, mondare un quarto di finocchio e lavare due foglie di basilico. Riunire tutto in una pentola con 250 ml di acqua. Lasciar cuocere 20 minuti circa e passare al passaverdura. Condire con olio extravergine e parmigiano. Se si vuole si può rendere questo piatto completo aggiungendo del semolino e mezzo omogeneizzato di carne. Dai 7 mesi (o da introduzione del pomodoro)



MINESTRINA DI PATATE E PROSCIUTTO: 40 g. di prosciutto cotto, 1 patata, parmigiano, latte. Lessare e frullare la patata in brodo vegetale. Aggiungere 3 cucchiai di crema di riso o di semolino, 1 cucchiaino di parmigiano, il prosciutto cotto precedentemente frullato e un goccio di latte per rendere più cremosa la minestrina. Dai 7 mesi



SEMOLINO ROSSO CON CARNE: Cuocere 2 pomodori maturi, 1 carota e un pezzetto di sedano in mezzo litro d’acqua. Separare le verdure dal brodo e tenerlo da parte. Sbucciare i pomodori e togliere i semi. Riunire le verdure e passare tutto. Aggiungere al purè 250 ml di brodo vegetale, portare a bollore e stemperarvi la quantità che preferite di semolino. Togliete dal fuoco e mescolate alla minestra mezzo vasetto di omogeneizzato di carne, un cucchiaio di parmigiano e un filino d’olio extravergine. Dai 7 mesi (o da introduzione del pomodoro)



CREMA BIANCA CON PLATESSA: Lessate una patata. Scolatela e passatela allo schiacciapatate. Unite 200 ml di brodo vegetale, portate a bollore e stemperatevi del semolino a vostro piacere. Togliete dal fuoco e unite mezzo omogeneizzato di platessa o altro pesce, aggiungete due gocce di limone, qualche fogliolina di prezzemolo tritata e condite con un filo d’olio extravergine. Dai 7mesi





CREME e PAPPE 8 mesi

Crema di pollo e broccoli: 150 ml di brodo vegetale, 2 cucchiai di purea di broccoli (lessati e frullati), 1 omogeneizzato di pollo o 40 g. di pollo cotto al vapore e frullato: unire la purea di broccoli al brodo vegetale. Aggiungere il pollo, 3-4 cucchiai di crema di riso o semolino, 1 cucchiaino di parmigiano e uno di olio. Dagli 8 mesi



Crema di zucca e pollo: 150 ml. Di brodo vegetale, zucca tagliata a tocchetti, lessata e schiacciata, 1 omogeneizzato di pollo o 40 g. di pollo cotto al vapore e frullato. Aggiungere la purea di zucca al brodo vegetale. Aggiungere il pollo, 3-4 cucchiai di crema di riso o semolino, 1 cucchiaino d’olio e uno di parmigiano. Dagli 8 mesi



Pastina con pesce, zucchine e basilico: 30 g. di pastina, 1 omogeneizzato di pesce (nasello, platessa, merluzzo) o 40 g. di pesce lessato e frullato, ½ zucchina lessata e frullata, qualche fogliolina di basilico. Lessare la pastina e lessare le zucchine. Scolare la pastina e condirla con la purea di zucchine, il pesce e il basilico fresco. Dagli 8 mesi

Schema di sveazzamento

A partire da 5 mesi e mezzo (dietro consiglio del pediatra) si può cominciare lo svezzamento.

Si inizia con preparare una semplice minestrina al mezzogiorno.
Fare bollire 1 patata e 2 carote in mezzo litro d'acqua(senza sale) fino a ridurla a metà, filtrare (all'inizio si tiene solo il "brodo"senza aggiungere le verdure) ed aggiungere:
1/2 liofilizzato di carne (1 dopo 7-10gg)
2 cucchiai di crema di cereali(riso, mais tapioca, semolino, multicereali)
1 cucchiaino di olio d'oliva
1 cucchiaino di parmigiano
Dopo una settimana aggiugere 1 cucchiaio di patata e carota frullate.

Al pomeriggio si può preparare un omogenizzato di frutta (mela / pera)
Tagliare la frutta a dadini e frullarla.

Dai 5 mesi:brodo e passato di patate, carote e zucchine
farine di riso, mais e tapioca, semolino
carne liofilizzata
olio, parmigiano
banane, pere, mele grattugiate o omogeneizzate, prugne
biscotto granulato
Dai 6 mesi:
formaggi freschi (ricotta, crescenza, stracchino)
cereali: crema di cereali, orzo, multicereali
zucca, finocchio, lattuga, sedano, cavolfiore, broccolo
Dai 7 mesi:
omogeneizzato di carne
pastina 000
pomodoro
pesce liofilizzato o omogeneizzato (sogliola, trota, nasello, salmone, orata)
yogurt
biscotti secchi
Dagli 8 mesi:
prosciutto cotto (senza polifosfati)
carne e pesce freschi, cotti al vapore e frullati
pesce fresco, cotto al vapore e frullato
Dai 10 mesi:
legumi: lenticchie, ceci, fagioli, fagiolini, spinaci, piselli, cipolla
agrumi
tuorlo d’uovo
Dagli 11 mesi:
latte vaccino
separazione primo-secondo
Dai 12 mesi:
Sale
Formaggi stagionati
Asparagi
Pesche, fragole, ciliegie, albicocche
Gelati, torte
Uovo intero (meglio dai 18 mesi)

sabato 6 dicembre 2008

Io ci sarò

Kylee Kate Sargant e Andrea Del Principe

venerdì 5 dicembre 2008

Natale si avvicina...

Il Natale è un momento magico nel quale i buoni sentimenti sembrano avere la meglio. Una volta trascorso però sembra che ognuno di noi se ne dimentichi, eppure sarebbe bello potessero rimanere per sempre nel cuore di tutti.
Mi piace il Natale, anche se è sopratutto in questo periodo, che si ripensa a tante cose, al passato, a chi ci ha lasciato... e naturalmente ci si ritrova malinconici, tristi...
A volte diciamo: "non vedo l'ora che queste feste passino in fretta", ma non credo che questo sia lo spirito giusto, e il comportamento giusto...

DICEMBRE...NATALE SI AVVICINA...



I giorni passano e le caselline del CALENDARIO DELL'AVVENTO si aprono giorno per giorno...il piccolo si diverte, ogni mattina apriamo una casellina e lui mangia il cioccolatino.
Una mattina ero intenta a prepararmi e mi ero proprio dimenticata, così è stato lui a ricordarmelo!

L'idea di rappresentare graficamente il tempo fino all'arrivo del Natale sembra abbia avuto inizio nel XIX secolo nelle case tedesche. Alcune famiglie segnavano sul pavimento, con il gesso o con della vernice, delle linee man mano che si avvicinava il Natale, altre appendevano alle pareti diverse figure votive o accendevano ogni giorno una nuova candela a partire dal primo dicembre. I calendari dell' Avvento fatti in casa fecero la loro comparsa intorno al 1850, dove ogni giorno, a partire dal primo fino al 24 dicembre, era contrassegnato da un versetto della Bibbia, da un dolce o da un disegno.
La stampa del primo calendario nel 1903, il Minchner Weihnachtskalendar (Calendario natalizio di Monaco), fu opera di Gerhard Lang, e fu subito imitato da altri editori. Nel 1914 la Germania esportava calendari dell' Avvento su cui figuravano paesaggi invernali, alberi di Natale, scene di città, o castelli; molti di questi sono dei pregiati articoli da collezione. Come accadde per i giocattoli e gli addobbi natalizi, questo articolo subì una battuta d'arresto durante la prima e la seconda guerra mondiale, ma il paese continua ancora oggi a stampare calendari per il mercato mondiale.
Nonostante la maggior parte dei calendari dell'Avvento sia ormai prodotta su scala commerciale, gli artigiani non hanno abbandonato la tradizione dei calendari fatti in casa, escogitando modi ingegnosi per segnare il conto alla rovescia dell'arrivo del Natale. Alcune varianti sono rappresentate dalla calza dell' Avvento che contiene 4 regali, che vanno tirati fuori uno al giorno, e la candela danese divisa in 24 sezioni. I calendari dell'Avvento sono particolarmente popolari in Scandinavia, dove il loro abbinamento a programmi televisivi ha sia lo scopo di divertire che di raccogliere soldi per beneficenza.




Avete fatto L'ALBERO DI NATALE e lo avete addobbato con tante LUCI?
Noi si, già dalla settimana scorsa fà bella mostra di sé nel nostro soggiorno. E' grande, e crea davvero un'atmosfera natalizia.

Pochi sanno che la tradizione di addobbare l'abete é nata in Egitto. In quei luoghi infatti l'albero era costituito da una piccola piramide di legno, costruita ad imitazione dei giganteschi monumenti come simbolo culturale e propiziatorio. Dalla terra dei faraoni, dunque un viaggiatore portò questa idea in Europa e, parte delle popolazioni germaniche, scandinave e russe lo adottarono per celebrare il solstizio d'inverno, il ritorno di quel sole e di quel calore di cui il clima d'Egitto era simbolo.
Alla piramide infatti era sovrapposta la " ruota solare" e più tardi furono infilate sulle cime di quella figura geometrica, bastoncini che venivano incendiati; se il fuoco raggiungeva la piramide stessa, l'anno sarebbe stato non soltanto sereno, ma fortunatissimo. Fu Martin Lutero, dicono alcuni, ad introdurre l'abete sostituendolo al simulacro egizio di cui ricordava la forma. Le sue fronde sempre verdi potevano essere anche in pieno inverno presagio di primavera. Le candeline poi, furono inventate dai luterani, in sostituzione dei bastoncini di legno. Le candeline hanno questo significato: la loro luce rappresenta la vita e la fede. Attorno all'albero di Natale sono nate le leggende più gentili e fantasiose.
Tra queste ve ne racconterò una: C'era una volta nell'antica Germania un boscaiolo. Tornando a casa una notte d'inverno, gelida ma serena, l'uomo fu colpito da un meraviglioso spettacolo di stelle che brillavano attraverso i rami di un abete carico di neve e di ghiaccio. Per spiegare alla moglie lo splendore che aveva visto, il boscaiolo tagliò un piccolo abete, lo portò a casa e lo adornò di candeline accese e di allegri festoni. Le candeline somigliavano alle stelle che aveva visto brillare, e i festoni alla neve e ai ghiaccioli che pendevano dai rami. Altri videro l'albero e piacque tanto a tutti, specialmente ai bambini, che presto l'usanza dell'abete con le candeline si diffuse in ogni casa.



Si dice, ma senza alcun fondamento storico, che Martin Lutero fu molto colpito dalla bellezza del cielo invernale mentre ritornava a casa una notte della vigilia di Natale. Ispirato da questa visione, e di ricreare la meraviglia del cielo su Betlemme egli per primo mise delle candele accese sull'albero di Natale. Sebbene le prime notizie di candele messe come addobbi su un albero di Natale ci giungano quasi un secolo dopo, le luci sull'albero rappresentano si un elemento importante del Natale da qualche centinaio di anni. E' fuori discussione che le candele accese su un albero sempreverde contribuiscano a creare una bella atmosfera, ma sono comunque degli addobbi che presentano non pochi problemi. Il primo consiste nel fissarle in maniera sicura sull'albero. Nei primissimi tentativi si faceva colare della cera sui rami, per poi fissarvi le candele, oppure forare sia il ramo che le candele con un ago.
Altri tentativi consistevano nel fissarle all' albero con un filo metallico, o nell'uso di candele sottilissime e flessibili che potevano essere avvolte intorno al ramo. Un'invenzione tedesca del Settecento fu il "cerchio fuoco". Un anello di legno veniva fatto scivolare dalla punta dell'albero e poggiato sui rami ma questa operazione richiedeva alberi con molto simmetrici. Nell'Ottocento fecero la comparsa i primi candelabri con lunghe aste che potevano essere avvitate nel tronco, e candelabri forniti di contrappesi; entrambi i modelli risultarono eccessivamente pesanti o traballanti o tutte e due le cose insieme. Soltanto nel 1878 quando Frederick Arzt inventò un candelabro ad aggancio il problema fu in linea di massima risolto. (L'inconveniente della cera che colava fu risolto con l'uso di una tela cerata che veniva alla base dell'albero). Esistevano anche altri modi per fissare le luci all'albero, appendendovi, ad esempio, lampade ad olio e lanterne. Queste contenevano dell'olio con un lucignolo galleggiante e avevano il vantaggio di durare più a lungo delle semplici candele.
Esse erano pesanti e molto calde e potevano, perciò, essere usate solo su rami molto grossi. Nel 1878 un inglese un po' originale inventò un albero di Natale di metallo con becchi a gas, ma la sua invenzione attrasse veramente pochissimi acquirenti. Non era soltanto il problema della sicurezza a spingere la gente a cercare alternative alla nuda fiamma, anche se questa creava problemi con le assicurazioni. Il principale inconveniente era rappresentato dal fatto che le candele e le lampade a olio necessitavano di una sorveglianza costante. Nel 1882 l'invenzione delle lucine elettriche per l'albero di Natale avrebbe segnato la strada per il futuro. Le lucine elettriche natalizie furono create nei laboratori della Edison, ma i diritti di produzione furono subito acquistati dalla General Electric. Esse erano facili da montare e potevano essere lasciate accese e incustodite per ore. Per oltre venti anni anni dopo i primi esemplari, esse rimasero comunque ancora un'esclusiva dei benestanti, e fuori dalla portata dell' americano medio. (Furono usate per la prima volta alla Casa Bianca sotto la presidenza Cleveland nel 1895.) Le prime lampadine erano rotonde o a forma di pera, ma nel 1907 gli europei produssero le prime luci a forma di figure, bulbi viennesi dipinti a mano a forma dI Babbo Natale, di pagliaccetti e di animali. Agli americani piacque questa innovazione, ma la prima guerra mondiale bloccò le importazioni dall'Europa e costrinse gli acquirenti a guardare al Giappone, che finì per dominare l'industria di questo genere di lampadine fino alla seconda guerra mondiale.
Nel dopoguerra la mania per le lampadine con le forme di Pippo o di pino era passata di moda, e furono subito rimpiazzate dalle lampadine inventate nel 1936 da Carl Otis, che scoprì come costruire lampadine contenenti cloruro di metallina, decretando in questo modo il loro grosso successo. La moda delle lampadine cambiò rapidamente nel dopoguerra. Cominciarono ad essere di moda le lampadine fluorescenti, che sostituirono quelle di Otis, per essere a loro volta sostituite dalle serie di luci a intermittenza o dalla ruota girevole colorata e dalle mini luci. I consumatori sono stati sempre pronti ad accogliere gli ultimi modelli di illuminazione forniti dalla tecnologia.



Molti fanno IL PRESEPIO!
Quest'anno abbiamo deciso di non farlo, i bambini sono ancora piccoli e preferiamo aspettare ancora un pò...!
A me piace il presepio, ricordo da piccola come mi divertivo a farlo!
Andavo a raccogliere il muschio nei campi vicino a casa (non solo io, anche le mie amiche, mia sorella...)e poi lo mettavamo ad asciugare, così era pronto per il presepio. Sopra ci mettevo le pecore, i pastori...
La capanna: un anno l'abbiamo fatta con un tronco d'albero, era davvero bella!

E' una tradizione italiana. il primo presepe lo ideò San Francesco d'Assisi nel 1223 in una grotta di Greccio nel Reatino. Egli amava il Signore con tutto il suo essere e voleva ricordare agli uomini la nascita di Gesù nella povertà e nei disagi. Per questo organizzò un vero e proprio " teatrino dei mimi" con bue ed un asino veri. Intagliò la figura di un bambino e lo pose nella mangiatoia. La notizia si sparse ed una gran folla si avviò con le torce per quel ripido cammino, verso la grotta. E Francesco parlò con gran commozione a quella gente.
San Francesco era molto felice il giorno della nascita di Gesù, da desiderare che tutti lo fossero come lui.E non solo gli uomini, ma anche gli uccelli e tutti gli altri animali. Francesco voleva persuadere l'imperatore ad emanare un editto per decretare che il Natale del Signore, gli uomini provvedessero generosamente ai poveri così come agli uccelli, al bue e all'asino. Così pure, che quel giorno tutti i poveri abbiano in dono dai ricchi, copiose ed ottime vivande. Il successo dell'idea del presepe, propagandata prima dai francescani, poi dai domenicani, ed infine dai gesuiti, fu travolgente e si impose in tutto il mondo cattolico.
Soltanto che da celebrazione con personaggi in carne ed ossa, si trasformò via via in presepio immobile, fatto di statuine di legno, pietra, terracotta. In qualche periodo storico, specialmente nella Napoli del '700, divenne un simbolo di ricchezza, di moda ; i nobili facevano a gara a commissionare agli artigiani il presepio più bello.
"Tratto dal sito "ilpaesedeibambinichesorridono"...


FOTO PRESEPI:




San Nicola



E' arrivato o arriverà?
Di sicuro non deluderà i bambini, che lo aspettano!
Oggi è già stato in asilo e ha portato cioccolatini, caramelle...e ad un bambino più biricchino anche un bastone.
La sera è andato al circolo culturale, dove ha portato in dono dei giocattoli, dei libri da leggere, da colorare...
Ha detto che anche questa notte non è da escludere che ritorni a far visita ai bambini, però in cambio gli dovranno dare un bicchiere di latte e un biscottino.


San Nicola fu vescovo di Mira. Era nato a Patara nella Lisia (Asia Minore). La storia ci dice che morì nell'anno 350. Ma perché é diventato un "portatore di doni" ai bambini? E' la tradizione leggendaria a raccontare i fatti che fecero nascere questa usanza diffusa nel mondo. San Nicola, si racconta, venne a sapere che tre povere bambine della sua città, sarebbero state vendute come schiave, perché la famiglia non poteva assegnare loro una dote con la quale, divenute grandi, si sarebbero potute sposare. Allora il vescovo andò solo nella notte, fino alla casa delle povere bambine e posò sulla finestra tre sacchetti pieni d'oro.

Il suo amore per i piccoli é ricordato anche da un miracolo: resuscitò tre bambini durante le persecuzioni degli ariani. Il vescovo di Mira é anche il patrono dei marinai e la Basilica di Bari, che é una delle chiese più belle e più antiche di Bari, é ancor oggi meta di pellegrinaggi da tutto il mondo. In altre nazioni europee San Nicola é invece celebrato con allegre cerimonie: in Olanda il 6 dicembre, il personaggio che lo rappresenta gira nelle strade di Amsterdam, distribuendo dolci ai bambini, accompagnato da un servo nero chiamato Zwarte Piet.

Vi é poi una grande manifestazione degli studenti di Leida che sfilano indossando vecchi costumi, preceduti dal carro con cavalli impennacchiati, sul quale, il più bravo di loro siede vestito da San Nicola.Con queste allegre feste in realtà il mondo ricorda che, per tutta la sua vita, il vescovo fu sempre vicino ai fanciulli, insegnando loro a far opere buone, a soccorrere gli infelici e a confortare i derelitti.

lunedì 1 dicembre 2008

L'arte di tacere

E’ bene parlare solo quando si deve dire qualcosa che valga più del silenzio. Esiste un momento per tacere, così come esiste un momento per parlare. Nell’ordine, il momento di tacere deve venire sempre prima,solo quando si sarà imparato a mantenere il silenzio,si potrà imparare a parlare rettamente. Tacere quando si è obbligati a parlare è segno di debolezza e imprudenza. Mai l’uomo è padrone di se come quando tace: quando parla sembra, per così dire, effondersi e dissolversi nel discorso, così che sembra appartenere meno a se stesso che agli altri. Quando si deve dire una cosa importante, bisogna stare particolarmente attenti: è buona precauzione dirla prima a se stessi e poi ancora ripetersela, per non doversi pentire quando non si potrà più impedire che si propaghi. Quando si deve tenere un segreto non si tace mai troppo: in questi casi l’ultima cosa da temere è saper conservare il silenzio. Il riserbo necessario per saper mantenere il silenzio nelle situazioni consuete della vita, non è virtù minore dell’abilità e della cura richieste per parlare bene, e non si acquisisce maggior merito spiegando ciò che si fa piuttosto tacendo ciò che si ignora. Talvolta il silenzio del saggio vale più del ragionamento del filosofo, è un lezione per gli impertinenti e una punizione per i colpevoli. Il silenzio può talvolta far le veci della saggezza per il povero di spirito,e della sapienza per l’ignorante. Si è naturalmente portati a pensare che chi parla poco non è un genio, e chi parla troppo è uno stolto o un pazzo: allora è meglio lasciar credere di non essere genii di prim’ordine rimanendo spesso in silenzio. E’ proprio dell’uomo coraggioso parlare poco e compiere grandi imprese; è proprio dell’uomo di buon senso parlare poco e dire sempre cose ragionevoli. Qualunque sia la disposizione che si può avere del silenzio è bene essere sempre molto prudenti; desiderare fortemente di dire una cosa, è spesso motivo sufficiente per decidere di tacerla. Il silenzio è necessario in molte occasioni; la sincerità lo è sempre: si può qualche volta tacere un pensiero, mai lo si deve camuffare. Vi è un modo di restare in silenzio senza chiudere il proprio cuore, di essere discreti senza apparire tristi e taciturni…di non rivelare certe verità senza mascherarle con la menzogna. Scritta da Abate Dinouart (1716 – 1786)

domenica 30 novembre 2008

Fissate le priorità, il resto è solo sabbia


Il professore di filosofia, in piedi davanti alla sua classe, prese un grosso vasetto di marmellata vuoto e cominciò a riempirlo con dei sassi, di circa 3 cm di diametro.
Una volta fatto chiese agli studenti se il contenitore fosse pieno ed essi risposero di si.
Allora il professore tirò fuori una scatola piena di piselli, li versò dentro il vasetto e lo scosse delicatamente.
Ovviamente i piselli si infilarono nei vuoti lasciati tra i vari sassi.
Ancora una volta il professore chiese agli studenti se il vasetto fosse pieno ed essi, ancora una volta, dissero di si.
Allora il professore tirò fuori una scatola piena di sabbia e la versò dentro il vasetto.
Ovviamente la sabbia riempì ogni altro spazio vuoto lasciato e coprì tutto. Ancora una volta il professore chiese agli studenti se il vasetto fosse pieno e questa volta essi risposero di si, senza dubbio alcuno.
Allora il professore tirò fuori, da sotto la scrivania, 2 lattine di birra e le versò completamente dentro il vasetto, inzuppando la sabbia.
Gli studenti risero.
"Ora"- disse il professore non appena svanirono le risate-" Voglio che voi capiate che questo vasetto rappresenta la vostra vita.
I sassi sono le cose importanti: la vostra famiglia, i vostri amici, la vostra salute, i vostri figli, le cose per le quali se tutto il resto fosse perso, la vostra vita sarebbe ancora piena.
I piselli sono le altre cose per voi importanti: il vostro lavoro, la vostra casa, la vostra auto.
La sabbia è tutto il resto: le piccole cose".
"Se mettete dentro il vasetto per prima la sabbia"-continuò il professore-"non ci sarebbe spazio per i piselli e per i sassi.
Lo stesso vale per la vostra vita.
Se dedicate tutto il vostro tempo e le vostre energie alle piccole cose, non avrete spazio per le cose che per voi sono importanti.
Dedicatevi alle cose che vi rendono felici: giocate con i vostri figli, portate il vostro partner al cinema, uscite con gli amici.
Ci sarà sempre tempo per lavorare, pulire la casa, lavare l'auto.
Prendetevi cura dei sassi per prima, le cose che veramente contano.
Fissate le vostre priorità, il resto è solo sabbia".
Una studentessa allora alzò la mano e chiese al professore cosa rappresentasse la birra.
Il professore sorrise: "Sono contento che me l'abbia chiesto.
Era giusto per dimostrarvi che non importa quanto piena possa essere la vostra vita, perchè c'è sempre spazio per un paio di birre".

Presentazione-predstavitev

In questa sezione, proverò a raccogliere alcune "cose" per me interessanti...

Alcuni anni fà facevo parte dell'associazione sportivo culturale "KREMENJAK" di Jamiano.
L'associazione fu costituita il 2 novembre 1993 (ha preso il nome del monte sopra il paese).
Il fine dell'asociazione fu fin dall'inizio ed è tutt'ora la valorizzazione delle tradizioni locali in stretta collaborazione con le componenti paesane per attirare il maggior numero possibile di abitanti di tutte le età a partecipare agli eventi che la stessa si proponeva di organizzare.
Mi piaceva fare parte di questa associazione, ed ero felice quando la gente era felice e si congratulava con noi per l'organizzazione e per il successo della manifestazione.
Le iniziative erano molteplici - per es. "INCONTRO INTERNAZIONALE DI FISARMONICHE DIATONICHE", la "MARCIA SENZA FRONTIERE JAMIANO (I) - SELA NA KRASU (SLO), oltre che far rivivere le vecchie tradizioni come IL CARNEVALE PAESANO o il SAN NICCOLO' PER I BAMBINI e tanto altro.
Interessanti sono secondo me i CALENDARI STORICI, che inserirò almeno in parte in vari post.
V tej sekciji, bom poskusila razbrati nekatere zanimivosti.
Zacela bom z drustvom KREMENJAK kjer par let nazaj sem bila clanica oz. odbornica.
Drustvo smo ustanovili 2 novembra leta 1993, dobilo je ime po hribu, ki bedi nad vasjo.
Cilj dustva je bilo in je ovrednotenje starih obicajev v cim tesnejsem sodelovanju vaskih komponent.
Mi je bilo vsec delati v drustvu in sem bila zelo vesela, ko drugi so bili veseli in so nas pohvalili za pobude.
Smo organizirali veliko pobud, med katerimi naj omenim "DIATON" GLASBA BREZ MEJA oz. srecanje in tekmovanje godcev na diatonicno harmoniko- frajtonarco (prvipaznik je bil 17. in 18 junija 1995), MEDNARODNI POHOD JAMLJE (I) - SELA NA KRASU (SLO), PUSTOVANJE, MIKLAVZEVANJE idr.
Zanimivi so tudi ZGODOVINSKI KOLEDARJI, katere bom vsaj delno objavila.

venerdì 28 novembre 2008

Crema pasticciera

La crema pasticciera è la crema più conosciuta e usata in pasticceria, ideale per farcire le torte

Ingredienti:4 tuorli,
40 gr di farina 00,
5 cucchiai di zucchero,
400 ml di latte,
1 scorza di limone o una stecca di vaniglia

Procedimento:montare i tuorli con lo zucchero in un pentolino
In un altro pentolino far sciogliere la farina nel latte e aggiungere una scorza di limone
Unire i due composti e amalgamare il tutto
Far cuocere la crema a fuoco lento e mescolare di continuo per non far creare grumi.
Togliere quindi la scorza di limone e usare la crema come meglio si preferisce.

di Misya

Uova: diversi tipi di cottura

Meglio un uovo oggi...

Tra le fonti di proteine aimali più ricche è di granlunga la più economica che si presta a mille preparazioni.

L'uovo occupa il primo posto nella scala degli alimenti ad alto valore biologico in quanto contiene, in forma utilizzabile, tutti gli amminoacidi essenziali, vale a dire i composnenti delle proteine che il nostro organismo non è in garado di produrre da sé ma deve assolutamente assimilare attraverso la dieta.
Contine anche colesterolo ma meno che in pasato grazie alla selezione e alla dieta delle galline da uova che si allevano oggi. Inoltre il colesterolo è accompagnato da acido oleico, acido linoleico (essenziale) e lecitina, che sono in grado di contrastarlo. Insomma, sotto il proiflo nutrizionale l'uovo merita la promozione a pieni voti. La sua economicità, versatilità econservabilità ne fanno uno degli alimenti irrinuciabili della cucina anche se è meglio non eccedere: un uovo al giorno, di medi, dovrebbe esser eil massimo, anche se c'è chi suggerisce di restare sotto le 4 uova a sttimana.

SCEGLIERLE E CONSERVARLE
Le uova sono divise per categorie in base alle dimensioni:
A per quelle sui 70 g; B per le uova da 60g e C per quelle, in genere riservate all'industria dolciaria, di 45g.
A parte questo le uova riportano la data di deposizione ela sigla dell'allevamento. Di questa l'elemento di maggior importanza è il primo numero, che va da 0 a 3:0 per l'allevamento biologico; 3 per quello in gabbia, passando dall'allevamento all'aperto e quello a terra. La conservazione in frigorifero va fatta nel contenitore originale e senza lavarl.




Uovo al tegamino o all'occhio di bue


In una padella, scalda una noce di burro o un cucchiaino d’olio. Una volta che il burro o l’olio sono caldi, rompi l’uovo in padella, facendo attenzione a non bucare il tuorlo. Sala l’albume affinché coaguli meglio, regola di pepe, e lascia cuocere l’uovo per 2 o 3 minuti a fuoco basso. Puoi stendere l’albume con una spatola. Togli dal fuoco prima che l’albume diventi scuro o cominci a fare delle bollicine.
Per far diventare le uova piu' saporite scaldare e rosolare prima nel tegamino, a piacere, gli ingredienti piu' svariati (pancetta, piselli, pomodoro ecc.).

Le uova fritte si preparano con procedimento analogo usando olio al posto del burro.



L’uovo bazzotto - Uova barzotte o mollette


Immergi delicatamente l’uovo in una pentola di acqua bollente, sul fuoco. Lascia passare sei minuti, senza aspettare che l’ebollizione riprenda. Aiutandoti con un mestolo forato, tira fuori l’uovo dall’acqua e immergilo nell’acqua fredda per bloccare la cottura. Fai rotolare delicatamente l’uovo su un piano: si formeranno delle crepette. Sguscialo e passalo sotto l’acqua fredda . Dev’essere molle al tatto.


Uovo alla coque

Fai bollire una pentola d’acqua. Immergi delicatamente l’uovo. Copri e lascia cuocere per 3 minuti dopo che l’acqua ha ricominciato a bollire. Togli l’uovo aiutandoti con un mestolo forato e passalo sotto l’acqua fredda e servilo in un portauovo. Mangialo senza aspettare: picchietta il « cappello » dell’uovo con un coltello, regola di sale e pepe e accompagnalo con dei crostini.
E’ possibile preparare le uova alla coque in anticipo e conservarle nell’acqua tiepida.

Uova strapazzate


Imburra una padella a fondo spesso, e spolvera con sale e pepe. Rompi le uova in una tazza, sbattile leggermente con una frusta o una spatola e versale nella pentola. Falle cuocere a fuoco bassissimo senza mai smettere di mescolarle, finchè la consistenza non diventa cremosa. Puoi finire, dopo aver tolto il tegamino dalla fimma, incorporando dei pezzettini di burro.

Uova sode


Fai bollire dell’acqua. Poi immergi delicatamente l’uovo. Calcola 8 minuti dalla ripresa dell’ebollizione.
Tira fuori l’uovo aiutandoti con un mestolo forato e passalo sotto l’acqua fredda. Per sgusciarlo, fallo rotolare sul piano di lavoro. L’uovo deve essere duro al tatto e il tuorlo completamente cotto.

Frittata

Rompi le uova in una tazza, aggiungi sale e pepe. Sbattile con una forchetta o una frusta.
Fai sciogliere un pezzetto di burro in padella. Quando crepita, versa in una volta sola le uova sbattute. Durante la cottura, mescola portando le parti esterne verso il centro del tegame. Spegni il fuoco quando la frittata è come la desideri (leggermente umida o ben cotta).
Aggiungi liberamente erbette, formaggio, verdure...

FRITTATA O OMLETTE?
L'omlette non è una semplice frittata ripiegata su se stessa, così come la frittata non è un'omlette distesa.

Le due preparazioni hanno differenze chevanno al di là della presentazione e della farcitura.

Per dirne una, la frittata è cota su entrambi i lati, l'omlette su uno soltanto.

Entrambe le preparazioni iniziano da uova leggermente battute, con sale, pepe (o zucchero), eventuale parmigiano e, volendo, un goccio di latte o panna.

Si devono mescolare chiare e tuorli senza però sfibrare gli albumi, che devono restare un pò legati. Per lfrittata il composto viene cotto in una padella antieaderente unta, prima su un lato, spingendo i bordi rappresi verso il centro per farvi scivolare sotto il composto crudo. Dopo 4-5 minuti, assicuarsi che la frittata sorra sul fondo della padella, rigirarla su un piatto, farla scivolare di nuovo in padella e cuocere l'altro lato per 3-4 minuti. Eventuali guarnizioni (le più classiche zucchine trifolate, cipolle stufate,patate lesse) si uniscono al composto base prima di versarlo in paella.

Per l'omplette, invece, si procede inizialmente come per fare le uova strapazzate. Quando sono quasi a cottura le distribuisce sul fondo della padela risaledno su uno dei bordi e si lascia rpprendere il ondo, si distribuisce l'eventuale ripieno e si ripiega l'omlette su se stessa. L'omlette può essere salata o dolce, farcita o liscia. Per le paparazioni dolci sil composto viene salato, poco , e succherato e si terminaa con una spolverata di zucchero che si può far caramellare a strisce appogiandovi un ferro rovente. Provatela con marmellata o mele al burro.

Uovo in camicia



Porta a ebollizione dell’acqua a cui avrai aggiunto un cucchiaio d’aceto. Nel frattempo, rompi le uova in un tegamino. Quando l’acqua bolle, rovescia il tegamino con un colpo secco nella pentola. Con un mestolo forato o una spatola, raccogli i filamenti dell’albume intorno al tuorlo. L’acqua non deve bollire forte, perché questo rischierebbe di disperdere l’albume nell’acqua. Lascia cuocere per 2 minuti. Togli l’uovo dalla pentola con un mestolo forato e immergilo nell’acqua fredda per fermare la cottura. Togli i filamenti d’albume in eccesso.
Le uova in camicia, per la loro grande digeribilita', sono adattissime ai bambini, ai convalescenti e a tutte le persone di stomaco delicato.

Uova al forno (bagno maria)

Riscalda il forno a 180°C. Imburra un tegamino che possa andare in forno e aggiungi un fondo di panna liquida, erbette e rompici dentro l’uovo, senza bucare il tuorlo. Metti il tegamino in un piatto e riempi il piatto di acqua, fino alle metà dell’altezza del tegamino. Inforna il tutto e fallo cuocere a bagno maria, per 10-15 minuti. Segui attentamente la cottura e non appena l’albume sembra cotto togli il piatto dal forno. Servi accompagnato da crostini.

Da sapere

- Per la cottura in acqua, fai bollire insieme all’acqua un goccio d’aceto, che serve a coagulare l’albume nel caso si formassero crepe nel guscio.
- Per sapere se un uovo è fresco oppure no, mettilo nell’acqua: se galleggia, significa che è stato deposto più di 6 settimane fa!

giovedì 27 novembre 2008

Vaccino...libro...


eh si, oggi il papà ha portato la piccolina in ospedale a fare il vaccino (2a somministrazione).
Io invece ho passato quasi tutta la mattinata a risolvere delle questioni burocratiche per mia mamma, ma alla fine ho fatto...si, ho fatto, per modo di dire, ho fatto per adesso, dato che non è finita così, ma lasciamo stare...!
La piccola anche oggi si rifiutava di mangiare, all'ospedale hanno detto di non darle l'omogeneizzato di mela, perché potrebbe causarle delle allergie e provare a darle il latte di asina e se si rifiuta di mangiare di "prenderla per fame". Ma dico io come per fame? Se non mangia tutto il giorno ha fame, ma è proprio che si rifiuta di mangiare il latte con il biberon!!!
Così ho detto al papà di telefonare al pediatra e vedere che cosa ci consiglia di fare e il pediatra ha detto che le possiamo dare l'omogeneizzato di mela e anche di banana.
All'ospedale si è comportata bene, non ha nemmeno pianto quando le hanno fatto la punturina, come diceva una pubblicità? Già fattoooooooooo?
La mia piccola,dolce bambina!!!
Quando sono ritornata a casa non finiva più di mangiare, adesso dopo un bel bagnetto, dorme tranquilla...sarà anche stressata!



Il mio piccolo, grande bimbo stamattina ha riportato il libro in asilo e gli hanno dato un'altro e lui è tutto contento.
Da quando ha il banco scuola, disegna, colora ancora di più ed è migliorato, adesso ha disegnato anche i bimbi con i pantaloni e le magliette colorate.
E' un bambino bravo e molto dolce, delle volte anche troppo...
Stamattina dovevamo uscire per andare in asilo e a lavorare e mentre gli stavo mettendo il giubottino, lui con il faccino triste mi ha detto che voleva il papà "papà mi manca", così gli ho detto di andare a risalutarlo.
Ah, che bimbo tenero!

Treccia dolce imbottita




INGREDIENTI:
per il lievitino
1 cubetto di lievito di birra
100 gr di acqua
100 gr di farina 0


per l'impasto
400gr farina 0
100gr acqua
50 gr di latte
150 gr di zucchero
1 bicchiere di olio di semi (io ho usato quello bianco di plastica)
1 cucchiaino di sale
lievitino:
sciogliere il lievito nell'acqua tiepida e impastare rapidamente con la farina (è molto liquido)
lasceremo lievitare per mezz'ora
impasto:
nel frattempo mettere lo zucchero ,l'acqua e il latte in un pentolino e fare sciogliere sul gas (basta poco) e porre a freddare
passata la mezz'ora riprendere il lievitino
e mettere dentro la farina, lo sciroppo di acqua e zucchero (che non deve essere caldo!!) l'olio e il sale...
impastare (il composto è molto morbido se lo ritenete aggiungete la farina ma non troppa)
lasciare lievitare 1 ora..cresce a vista d'occhio ...
metterlo sulla spianatoia (non aggiungere farina è meglio)lavorarlo velocemente, formare un cilindro e dividerlo in tre parti uguali
e ricavatene altri 3 cilindri
con un coltello incideteli per la lunghezza, allargandoli un po per mettere il ripieno
Io ho messo la nutella!
Ovviamente per i ripieni sbizzarritevi!
Per la chiusura utilizzando tutte e due le mani allargare l'impasto ai lati e unirlo appiccicandolo.
I tre cordoni intrecciati, andrebbero spennellati con le uova ma a se non piace si possono spennelare con latte e cospargere con granella di zucchero.
Mettere a rilievitare (coperta con un panno) per altri 30 minuti e poi in forno a 180° per 35 minuti.

Io ho usato la farina "00".
Esteticamente non è venuta benissimo, ma però era buona!!!

P.S.Ricetta di hellyna, presa dal forum COOKAROUND

mercoledì 26 novembre 2008

Vivere per lavorare o lavorare per vivere?



Si può rispondere ad una domanda con un'altra domanda?

Visto i tempi che corrono c'è qualcuno che può permettersi di vivere senza lavorare?

Si, ma penso che nell'elenco ci siano più "no".
Spesso per vivere in modo "normale", senza "strafare" senza "esagerare" cercando di "evitare il superfluo" una sola busta paga non basta (forse in alcuni casi neanche due): tra mutuo casa, bollette, alimentari, salute...
Perché questo discorso?
Forse il perché lo avete già capito, leggendo tra le righe!
Da un’ po’ di tempo, sono ritornata a lavorare, eh si, dopo i mesi di "astensione obbligatoria" e anche se sono alquanto "triste" per innumerevoli perché, sono anche "felice", per altri innumerevoli perché.
Ma non vi preoccupate, non mi metterò ad elencarli, ma volevo soltanto dire, che infondo penso di essere fortunata ad avere un lavoro, ci sono persone che nemmeno lo trovano un lavoro e...poi ci sono anche quelle che il lavoro non lo vogliono cercare o non vogliono "abbassarsi" a fare alcuni lavori...ma sorvoliamo.
Poi so, che ho un marito, al quale piace il “mestiere di papà” e lo fa con tanta cura e amore e questo mi aiuta a stare bene e a non sentirmi in colpa per quando non ci sono io con i piccoli o meglio per quando non posso esserci!!!

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"Il lavoro è amore rivelato.
E se non riuscite a lavorare con amore,
ma solo con disgusto, è meglio per voi lasciarlo e,
seduti alla porta del tempio,
accettare l'elemosina di chi lavora con gioia.
Poiché se cuocete il pane con indifferenza,
voi cuocete un pane amaro,
che non potrà sfamare l'uomo del tutto.
E se spremete l'uva controvoglia,
la vostra riluttanza distillerà veleno nel vino.
Anche se cantate come angeli,
ma non amate il canto,
renderete l'uomo sordo alle voci del giorno e della notte."
KAHLIL GIBRAN

Papà a tempo pieno o quasi..anzi ci provo!



quando ho letto sul giornale l'articolo che diceva "in calo i congedi per restare con i figli" devo dire la verità, sono sobbalzato dalla poltrona.
L'articolo raccontava di come in Italia la legge sui congedi parentali non sia mai decollata, dando la colpa alla gente che non sa nemmeno dell’esistenza di questa legge e quindi non ne usufruisce e per questo le domande sono in calo e soprattutto non ne usufruiscono i papà!
Non è il mio caso, in quanto io cerco di usufruire di questa utile possibilità, anche se al lavoro gli ostacoli non mancano.
Nell’articolo si parla anche di un premio in denaro per far stare i padri lavoratori a casa! Magari!!!!!
Sicuramente una cosa da fare sarebbe quella di aumentare i mesi del congedo, perché sfido chiunque senza nessun aiuto familiare a trovare un asilo privato che accetti neonati anche pagando cifre che ti prosciugano mezzo stipendio.
Allora come conciliare i figli e il lavoro?
Si, da una parte si incita a fare figli andando incontro a non pochi sacrifici, perché di contro è ovvio che devi avere “un tetto sulla testa” e non tutti hanno la possibilità di averlo senza accendere un mutuo e se hai un mutuo per forza di cose devi lavorare e se lavori non puoi assistere i figli e ti ritrovi a cercare un asilo, che li accetti e che tu accetti, perché 1) come già detto prima non è facile trovarlo per bambini così piccoli e 2) se lo trovi, deve rispondere alle tue aspettative, un bambino di pochi mesi, ha altre esigenze di una di bambino di un anno o più, ha bisogno dei genitori e se non è possibile, allora voglio trovare un asilo buono, serio…
Sapete che vi dico? Io usufruisco di questa legge sul congedo parentale (astensione facoltativa) e poi stare con la mia bambina non ha prezzo e chi non capisce questo e lo vede come una rottura di scatole preferendo stare in ufficio tra le scartoffie non sa cosa si perde!!!

martedì 25 novembre 2008

L'amicizia e la conoscenza

Si può avere degli amici, se non si ha il tempo "o non si trova" il tempo per coltivare l'amicizia?
Si, è vero, una volta la vita era diversa e forse anche le persone erano diverse, purtroppo il "vivere d'oggi" non è come quello di "ieri", la vita è più frenetica, più dettata, ci condiziona nei comportamenti e ciò si riflette inevitabilmente anche negli affetti, al punto di trovarci a chiedere, se abbiamo qualche amico o soltanto conoscenti.
L'amizia è il condividere qualcosa è il "voler condividere qualcosa", forse ci piace stare chiusi nel nostro "guscio", ci sentiamo più sicuri e preferiamo la conoscenza.
La conoscenza forse è meno "obbligata", ci si sente più "liberi di "bussare ogni tanto" che "sederci sul divano", forse abbiamo paura di disturbare o ...
I motivi possono essere molteplici, allora ascoltiamo e guardiamo un bel video e riflettiamoci sù!



lunedì 24 novembre 2008

Prima pappa



Eh si, la piccolina, dolente o volente ha fatto la sua prima pappa.
Ho iniziato a lavorare e abbiamo provato a darle il biberon, ma lei lo rifiuta, però non può stare a digiuno fino a sera, così oggi il papà le ha proposto un nuovo menù: "omogeneizzato alla mela" e un pò ha mangiato.

Fa freddino

e il maritino ha preso una scorta di chiodi, guardate sotto!!!




Naturalmente sto scherzando, comunque siamo pronti, lenzuola pesanti, coperte, termosifoni accesi e... e... e... ecciù, eh si, già si starnuta, vai di sciroppi e aspirine e pensare che siamo appena all'inizio!

Oggi nevicava, ma non è rimasto niente, ha iniziato a piovere e non c'è nessuna traccia, almeno per ora, stanotte chissà!
Mi piace la neve, vedere tutto coperto di un manto bianco è bellissimo, tutto è più silenzioso, tranquillo, romantico...!

Che fatica fare shopping


Domenica negozi aperti, che facciamo?
Andiamo a comperare un paio di scarpe da ginnastica per il piccolo che in due mesi le ha distrutte!!!
Per comperare un paio di scarpe da ginnastica, un paio di pantaloni, un paio di calzini, ci ha fatto sudare 7 camicie :-), ma alla fine ce l'abbiamo fatta!
Ale oo - ale oo!
La piccolina stava tranquilla in braccio (che male, inizia a pesare). Per lei abbiamo comperato un bavaglino ed un berettino rosa (inizia a fare freddo e così starà calda, calda.)

Se domenica abbiamo faticato 7 camicie, che vogliamo dire di sabato, quando siamo andati al supermercato, per comperare qualcosa da mangiare, intenzionati a fare un giro per guardare i giocattoli che babbo Natale porterà ai piccoli, se faranno i bravi e se poverino riuscirà, dato che è vecchietto...?
Siamo usciti dal negozio con il mal di testa o quasi, il piccolo non la smetteva di parlare, di girare di quà e di là, di voler per forza un giocattolo, e non vi dico l'indecisione (peggio di me), alla fine niente giocattolo, ma gli abbiamo comperato il "banco scuola" (regalo di compleanno da parte di mamma e papà).

Che faticaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!
Aiutooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!

mercoledì 19 novembre 2008

Pomodori ripini di tonno

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
Due grossi pomodori
Una scatoletta di tonno all'olio
Maionese (tre cucchiaini)
Capperi sotto sale (a piacere)
120-140 g di riso

PREPARAZIONE:
1-Cuocere il riso al dente e scolarlo
2-Nel frattempo lavare i pomodori, dividerli a metà e privarli della polpa (buttare i semini, il resto conservarlo per la salsa)
3-Preparare le salsa con il tonno, la maionese,i capperi lavati e frullare nel mixer
4-Mescolare il riso con la salsa e riempire i pomodori.

10' preparazione
10' o più frigo

P.S. mi dispiace, ma non ricordo di chi è la ricetta...io attingo da internet ecc.

POLPETTONE FREDDO DI TONNO

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
1 kg patate
2 scatolette tonno x 160 gr
prezzemolo
sale
olio extravergine oliva

PREPARAZIONE:
Lessare le patate con la buccia. Pelarle e passarle nel passa-verdure insieme al tonno sgocciolato e al prezzemolo.
Lavorare il tutto aggiustando di sale e unendo olio (anche quello del tonno) quanto basta ad ottenere un composto compatto.
Dare una forma cilindrica e avvolgere nella carta stagnola. Mettere in frigorifero per almeno un paio d'ore.
Servire affettato accompagnato con maionese e pomodorini (sono buoni e danno colore).

Sofficini



Innanzitutto,mettiamo a bollire una tazza di latte (la tazza ci servira' da misurino) con una bella noce di burro e sale (salate abbastanza,altrimenti non sanno di nulla!)
Appena bolle,aggiungiamo una tazza di farina e cominciamo a mescolare vigorosamente.
Leviamo dal fuoco,il composto e'durissimo ma cerchiamo di schiacciarlo alla meglio con un cucchiaio di legno.
Lasciamo da parte per un po',finche' sara' intiepidito, e poi lo versiamo sulla spianatoia dove,aiutandoci con altra farina ed olio di gomito,lo impastiamo fino ad ottenere un panetto omogeneo,che avvolgeremo nella pellicola e lasceremo freddare completamente (non mettere in frigo!)
Appena freddato,lo stendiamo col mattarello in uno spessore di circa 3 mm,tagliamo tanti tondi della dimensione che preferiamo e li farciamo:qui ho usato ragu' allungato con besciamella e pezzetti di formaggio filante.
Li chiudiamo molto bene,pressando i bordi con le dita, li passiamo in albume e pangrattato e li friggiamo in olio caldo.

P.S. da COOKAROUND "L'Araba felice"

MUFFINS DOLCI



INGREDIENTI:230ml. di latte 60ml di olio di girasole 1 bustina di vanillina 2 uova 300gr. di farina 100gr. di zucchero 3 cucchiai di lievito da dolci pepite di cioccolato.

UTENSILI: 12 stampini piccoli e rotondi.

PROCEDIMENTO:Scalda il forno a 180C, imburra 12 stampini e rivistili con carta da forno. Mescola la farina, l'olio, lo zucchero e il lievito. Aggiungi il latte, le uova e la vanillina, quindi mescola. Incorpora le pepite di cioccolato e riempi gli stampini fino a tre quarti. Cuoci in forno per 20 minuti.

P.S. Ricetta presa dalle forumine di ALF